Locri (Reggio Calabria). Il Sindaco della Città di Locri, Francesco Macrì e l’Assessore alla Cultura, Francesco Commisso, invitano i Cittadini e gli Organi di Stampa, giovedì 05 maggio alle ore 11,00, presso il Palazzo della Cultura, al reading di e con Alberto Gatto, con musiche di Michele Ventrice, dal titolo: “L’amore ha in se qualcosa della morte”, presentazione dal testo “Fiori Recisi”. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale della Città di Locri e dal Comitato per il trentennale del sacrificio di Rocco Gatto, vittima di ‘ndrangheta, e dall’editore Franco Pancallo, vedrà la partecipazione delle delegazioni delle scuole di Locri e della Locride. “Fiori Recisi” di Vincenzo Carrozza, edito da Franco Pancallo Editore (Locri), attraverso salienti fatti di cronaca, i più accaduti in Calabria, racconta in poesia le vite di quelle donne, di quegli uomini, di quei bambini assassinati dalla “ndrangheta, dalla mafia. Delitti efferati, per molti dei quali ancora si è alla ricerca della verità. La morte di Falcone, la strage di Duisburg, la tragica morte di un bambino nel crotonese e molte altre cronache diventano, così, il paradigma di terre ancora, e ancora soffocate e violentate dall’arroganza delle mafie, spesso nell’indifferenza della società civile nazionale. “L’amore ha in se qualcosa della morte” è l’interpretazione di note poetiche collocate di seguito ai racconti della vita e della morte di donne, bambini, uomini innocenti che divengono figure non più unicamente tragiche, ma storiche e spirituali. Semi vitali con cui poter costruire un’Italia migliore, più unita. Proprio questa forma di esposizione ha permesso che si potesse pensare un’esibizione teatrale e musicale sul testo “Fiori Recisi”. Forma espositiva che si sposa al “reading” con accompagnamento musicale. La rappresentazione è a cura del regista Alberto Gatto, che ne sosterrà anche l’interpretazione. La musica, sarà eseguita con strumenti antichi della tradizione meridionale. Sono stati scelti i racconti delle vite e delle morti che più si avvicinano, per loro natura e composizione, all’interno del libro, alla forma del reading. Tra parole e suoni sono così raccontate le vite di Rocco Gatto e Giovanni Falcone, di Gianluca Congiusta, poi la strage di Duisburg, per ritornare al chirurgo Gino Marino e al fotografo di Bovalino Lollò Cartisano. Ricordando Maria Teresa Pugliese in Speziali si menzionerà anche la tragica scomparsa, sempre per mano di “ndrangheta, di un’altra donna. Si giungerà così alla poesia dell’autore dedicata a Mimmo Futia, a Massimiliano Carbone, a Stefano Carnuccio e alla vicenda riguardante Domenico Gullaci; non dimenticando tra gli altri la vicenda del piccolo “Dodò”, Domenico Gabriele. La chiusura del reading, nonché del testo stesso, è dedicata alla particolare struttura letterale titolata: “Cinque piccoli indiani”.
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