Rende. Il rettore dell’UniCal e Cisl-Università contro la Riforma Gelmini

Rende (Cosenza). Lunedì scorso, nell’aula Magna dell’Università della Calabria la Cisl federazione università, ha organizzato un incontro sulla Legge 240/2010, la cosiddetta riforma Gelmini. Sono intervenuti il segretario provinciale Cisl, Tonino Russo, il segretario Cisl UniCal, Giuseppe Freccia, il segretario aziendale Cisl università Gianfranco Natalizio, il segretario regionale Paolo Tramonti, il rettore Giovanni Latorre. Per Tonino Russo, dalla recente indagine dell’Istat “Noi Italia 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo” la situazione fotografata è insopportabile ed esplosiva, tale, da richiedere assunzioni di responsabilità, riforme strutturali e di sistema che rafforzino la competitività del Paese. “Occorre dare – dichiara il segretario provinciale Cisl – alle nuove generazioni fiducia e prospettive per cui il nostro sindacato ritiene che un ruolo centrale per la ripresa economica ed occupazionale del paese debba essere assegnato alle Università. Il giudizio sulla legge Gelmini è per il segretario Cisl negativa nel momento in cui per università, ricerca e innovazione sono previsti tagli importanti. La Cisl – ha proseguito Russo – ha sempre avuto una interlocuzione privilegiata con l’Università della Calabria, nella convinzione che essa possa rappresentare ancora di più in punto di forza per la nostra regione, favorendo attraverso la ricerca, la qualità della didattica e il legame con il territorio, lo sviluppo economico, culturale ed occupazionale della regione”. Per Paolo Tramonti segretario regionale Cisl, il sindacato da lui rappresentato meriterebbe riscontri maggiori all’interno dell’ateneo in termini di iscritti. Per la Cisl, sono prioritari, per lo sviluppo della Regione le università, il porto di Gioia Tauro e l’agricoltura. In ultimo, il segretario regionale della Cisl ha ricordato la manifestazione che si terrà a Roma il 21 maggio in favore del riequilibrio fiscale, spostando la tassazione dai redditi ai consumi. Preoccupato per le sorti delle Università, il rettore Giovanni Latorre. “Il problema fondamentale da fronteggiare è l’esistenza stessa delle università fra qualche anno, saremo noi a gestirci o arriveranno i commissari di Tremonti?. Non serve che ci siano i fondi straordinari se a noi mancano i fondi ordinari per pagare gli arretrati ai docenti”.

Exit mobile version