La Provincia vuole istituire a Reggio un “Politecnico dell’ambiente”

Reggio Calabria. La Provincia di Reggio Calabria incoraggerà la costituzione, a Reggio Calabria, di un “Politecnico dell’ambiente nel Mediterraneo”. Un’idea maturata già mesi fa nel corso di alcuni incontri istituzionali tra la Provincia di Reggio Calabria e l’Istituto Mediterraneo di Bioarchitettura, Biopaesaggio ed Ecodesign. In quell’occasione il presidente Giuseppe Morabito, l’assessore provinciale all’Ambiente, Giuseppe Neri,  ed il presidente dell’Istituto, l’architetto Caterina Sartori immaginarono, sull’idea lanciata a suo tempo dal Rettore dell’Università Mediterranea, professor Massimo Giovannini, la prospettiva  di dare corpo alla realizzazione di un laboratorio scientifico-culturale-tecnologico-ambientale nell’area dello Stretto, considerata la centralità e la posizione strategica di quest’ultima nell’ambito del Mediterraneo. Una struttura capace, in un’area così decentrata economicamente, di attrarre capitali ed investimenti comunitari. “Vogliamo intervenire sul nostro Statuto – aveva affermato, in relazione alle difficoltà in cui versano molti Atenei meridionali, il rettore della “Mediterranea”, Giovannini – per renderlo più agile e avere più margine di manovra proprio sul fronte della ricerca che per noi diventa ossigeno immaginando di potere dare vita a quel “Politecnico dell’Ambiente” che ci potrebbe rendere unici nel panorama della ricerca italiana”. La Provincia, intanto,  aveva attuato un passaggio importante verso la nascita del Politecnico, istituendo alla fine del 2010, in collaborazione con l’Istituto Mediterraneo, uno sportello per la Bioarchitettura e lo sviluppo sostenibile nell’area dello Stretto, che di per sé costituisce un nuovo importante capitolo per l’attuazione degli obiettivi del “Progetto STRETTO”, che avrà sede presso la stessa Provincia di Reggio Calabria ed i cui prevedibili sviluppi futuri sono tanto vasti quanto di estremo rilievo per la sostenibilità ambientale ed economica dell’area compresa tra le regioni siciliana e calabrese. L’incontro di questi giorni tra il presidente Morabito ed il presidente dell’istituto Mediterraneo di bioarchitettura,  Sartori, va oltre gli iniziali intendimenti, costituendo uno sviluppo ulteriore delle iniziative già messe in campo, finalizzate ad un rilancio, anche in termini di ricerca e di potenzialità occupazionali, del territorio della provincia di Reggio Calabria quale cuor pulsante di tutto il bacino del  Mediterraneo. Molti gli argomenti affrontati attraverso i quali è emersa la piena condivisione degli obiettivi. Le potenzialità ci sono tutte, dal paesaggio, ai caratteri ambientali, alle realtà scientifiche e tecnologiche, al mondo dell’imprenditoria sana e c’è un territorio  che ha tutti i titoli per divenire un  interlocutore autorevole. “Occorre adesso passare ai fatti concreti – ha affermato il presidente Morabito – e alla definizione di un tavolo di lavoro al quale invitare tutti i soggetti istituzionali, e non, coinvolti. C’è un percorso già avviato. Al tavolo che andremo a costituire è nostra intenzione coinvolgere tutti i sindaci della Provincia, in quanto i Progetti PIST, (Piani integrati di sviluppo territoriale), posso costituire, in questa idea, i primi momenti concreti di attuazione di questo progetto”.-

Exit mobile version