«Grazie, basta così». E’ quel che avrà pensato Sebastian Vettel dopo il tempo monstre piazzato al primo (e unico) tentativo nella Q3 della qualifica. Un crono che ha spazzato via ogni velleità degli avversari, a partire dal compagno di squadra Webber, secondo a 4 decimi di distacco. E visto che contro il tedesco ci sarebbe stato poco da fare, anche l’australiano si è “accontentato” del secondo posto in griglia, risparmiando un ulteriore treno di gomme morbide per la gara di domani. Non c’è stata storia nelle qualifiche del Gp di Turchia, troppo superiore Sebastian Vettel per poterlo impensierire. Il tempo di 1’25”049 ha spazzato via anche il record del circuito, targato Sua Maestà Schumacher, nell’anno di grazia 2005: 8 decimi tolti da quella pietra miliare, buoni per mandare in depressione gli avversari. Diversa la storia con Webber (1’25”454), che ha anticipato di appena un decimo Nico Rosberg (1’25”574), che porta la Mercedes in seconda fila, appaiato a Lewis Hamilton (1’25”618). In generale, i cinque piloti che seguono Vettel sono tutti molto vicini, racchiusi in appena 5 decimi; in casa Ferrari, quinta piazza per Alonso (1’25”851), mentre di Massa si stan cercando ancora tracce, su quello che dovrebbe essere il circuito preferito dal brasiliano: decima posizione e bandiera bianca issata in confronto allo spagnolo. In ottica gara, si prospetta una lotta interessante per le posizioni di rincalzo, mentre per la vetta sembra difficile poter insidiare lo strapotere del campione del mondo in carica.
Q2
Nella seconda eliminatoria, salutavano il gruppo Barrichello, Sutil, Di Resta, Maldonado, Perez, Buemi, Alguersuari. In testa, invece, si faceva il tempo con un unico tentativo su gomme morbide, con l’eccezione delle Mercedes che utilizzavano ancora le gomme dure per il primo giro cronometrato. Ed era sempre Vettel a scavare il solco, con 1’25”610 e 4 decimi di vantaggio su Hamilton e Webber – rispettivamente 1’26”066 e 1’26”075. Vicino ai tempi dell’inglese e dell’australiano anche Fernando Alonso, che si difendeva con 1’26”152.
Q3
Prima scrematura del gruppo che eliminava i “soliti noti”, con l’aggiunta – causa problemi tecnici – del giapponese della Sauber Kobayashi. Nonostante il taglio, tutti i piloti rientravano nel limite del 107%, assicurandosi la partenza in griglia domani. Kovalainen, Trulli, Liuzzi, Glock, Karthikeian, Kobayashi e D’Ambrosio (retrocesso per una penalizzazione) i nomi dei primi costretti a salutare la compagnia e guardarsi le qualifiche dai box. In testa, ancora non svelava il pieno potenziale Vettel, illudendo gli avversari che potesse esserci lotta più serrata di quanto poi è stato. A evidenziare la crisi nera di Massa ci si metteva il secondo tentativo su gomme morbide, necessario per evitare un’imbarazzante eliminazione. Basta il confronto dei tempi per capire le difficoltà del brasiliano: con gomme morbide segnava 1’27”013, appena due centesimi meglio del crono di Vettel con gomme dure (1’27”039).
Fabiano Polimeni
Top ten Qualifiche
Vettel
Webber
Rosberg
Alonso
Button
Petrov
Schumacher
Heidfeld
Massa