Sant’Ilario dello Jonio. Effetti e scenari post riforma europea nel convegno di Confagricoltura

Sant’Ilario dello Jonio (Reggio Calabria). Una sala gremita di imprenditori agricoli, studenti e personalità delle istituzioni locali, provinciali e regionali ha fatto da cornice all’importante convegno organizzato dalla Confagricoltura Reggio Calabria sul tema: “La Politica Agricola Comunitaria post 2013 – proposte e riflessioni“, tenutosi lo scorso 4 maggio presso l’Oratorio del “Sacro Cuore” a Sant’Ilario Marina, nello splendido scenario della costa dei gelsomini. Il convegno, moderato dal presidente della Pro Loco di Sant’Ilario dello Jonio Ugo Mollica, ha preso avvio con i saluti del sindaco Pasquale Brizzi, che ha fatto gli onori di casa, e del vice presidente provinciale dell’organizzazione agricola Antonino Lupini, il quale ha evidenziato che Confagricoltura Reggio Calabria ha voluto promuovere l’importante iniziativa per avviare una confronto con gli imprenditori del settore sul futuro della nostra agricoltura, alla luce di quello che in ambito europeo si sta delineando con la prossima riforma della politica agricola comune. “La manifestazione odierna – ha ribadito Lupini – è la prima che Confagricoltura Reggio Calabria ha in programma di realizzare sul territorio per approfondire e valutare l’impatto che la proposta di riforma della PAC post 2013 potrebbe avere sulle nostre imprese e sul nostro territorio”. I contenuti sulla tematica oggetto del convegno sono state affidate alle relazioni svolte dal Direttore del servizio economico di Confagricoltura, Franco Postorino, e dal professore Francesco Saverio Nesci, Docente di economia ed estimo rurale della facoltà di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il professor Nesci, con piglio accademico e professionale, ha presentato uno studio sul settore agricolo in Calabria, partendo dagli indicatori economici e strutturali, al valore della produzione agricola, toccando l’uso del suolo, il sistema produttivo agricolo ed il commercio estero. Proprio su questo punto si è soffermato maggiormente per evidenziare come nella bilancia commerciale la Calabria ha un export di 91,4 milioni di euro, di cui 46,5 milioni di euro del comparto industriale e 44,9 milioni di euro del comparto agricolo, mentre il valore dell’import è di ben 206,5 milioni di euro di cui 112,6 milioni riferiti al comparto industriale e 93,9 milioni di euro a quello agricolo. Nel concludere la relazione, molto apprezzata dall’uditorio, il professor Nesci ha tracciato le possibili linee di sviluppo del comparto agricolo che dovrebbero concretizzarsi con interventi mirati a migliorare la competitività, la qualità delle produzioni, la concentrazione dell’offerta e la valorizzazione commerciale, ponendo quale mezzo per raggiungere tutto ciò la nuova PAC e gli strumenti ad essa collegati. La seconda e più attesa relazione svolta dal Direttore del servizio economico di Confagricoltura, Franco Postorino, si è sviluppata su due direttrici: nella prima parte è stato tracciato lo scenario di riferimento della Politica Agricola Comune; nella seconda la comunicazione della Commissione Agricoltura UE e le osservazioni di Confagricoltura. Nel corso del suo articolato intervento, Postorino ha evidenziato come il budget della PAC in Italia si attesta sui 6.380,4 milioni di euro, suddivisi sui due pilastri: il primo rappresenta i pagamenti diretti (4.119,7 M€) e gli interventi di mercato (802,9 M€); il secondo è riferito allo sviluppo rurale (1.224,3 M€) ammontare che rappresenta la media degli stanziamenti del periodo 2007-2011. Ma il dato economico più importante, ha chiarito il direttore del servizio economico di Confagricoltura, è riferito al fatto che l’Italia è un contribuente netto della Pac a differenza di quanto accade per altri Paesi. Versa infatti il 14% circa delle risorse del bilancio comunitario ricevendo, in termini di risorse agricole, solo l’11% circa. Postorino nel corso dell’intervento ha evidenziato come il negoziato, da cui uscirà la nuova PAC post 2013, sta per entrare in un momento cruciale e si colloca in una fase molto difficile per le economie del vecchio continente, ma anche del resto del mondo, caratterizzate da un contesto di fermenti che producono effetti, spesso non controllabili, sugli scambi commerciali e sugli assetti geopolitici. Nel concludere, il responsabile dell’area economica di Confagricoltura ha precisato che il primo e più importante scoglio da superare è la definizione di un’adeguata disponibilità finanziaria destinata alla politica agricola comune, evidenziando come le riforme di questi ultimi venti anni hanno determinato una cospicua riduzione del budget agricolo, che oggi incide sul bilanci comunitario per il 46%, a fronte di un iniziale 74%. La spesa agricola pesa su quella pubblica complessiva degli Stati membri dell’UE per lo 0,92%. “La posizione di Confagricoltura – ha chiarito Postorino – è per una riforma seria (né status quo né smantellamento della Pac), ma i pagamenti diretti vanno riformati tenendo conto di alcune specificità della nostra agricoltura, gli interventi di mercato vanno potenziati, lo sviluppo rurale va finalizzato alla competitività e su tutto va garantita una dotazione finanziaria adeguata in bilancio”. Prima dell’intervento conclusivo del componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura, Nicola Cilento, la parola è passata a Maurizio Nicolai, Autorità di Gestione del Piano di Sviluppo Rurale (PSR 2007/2013) della Calabria, che ha affrontato con chiarezza di esposizione le problematiche riscontrate nell’attuazione dell’importante strumento di programmazione sia in termini amministrativi che di rapporti con le imprese agricole che hanno presentato progetti a valere sulle misure previste dai bandi. Nicolai ha evidenziato la difficoltà delle imprese a fare ricorso al credito, ma allo stesso tempo ha portato a conoscenza l’intenzione dell’Assessore all’Agricoltura di attivare una misura finalizzata a supportare le imprese per l’accesso al credito agevolato. Sollecitato dagli interventi precedenti sulla necessità di una semplificazione amministrativa-burocratica ha chiarito che il Dipartimento è impegnato in questa direzione pur evidenziando che molto spesso alcuni adempimenti sono obbligatori, in quanto previsti dalla regolamentazione comunitaria, e che pertanto bisogna svolgere i dovuti controlli per non mettere a rischio i finanziamenti stessi. Nel chiudere i lavori il componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura, e Presidente Regionale degli imprenditori agricoli calabresi, Nicola Cilento, ha ringraziato tutti per la composta e attenta presenza alla manifestazione, in primis il sindaco Pasquale Brizzi, e precisato che Confagricoltura è attenta e vigile sullo sviluppo del negoziato di riforma della PAC e farà valere tutto il proprio peso sindacale a tutela degli interessi delle imprese agricole calabresi. Richiamando il senso di appartenenza alla più grande organizzazione datoriale del mondo agricolo, Cilento ha ricordato una delle ultime battaglie sindacali di Confagricoltura che ha portato alla stabilizzazione della fiscalizzazione degli oneri contributi verso l’INPS. «La nostra organizzazione – ha concluso Cilento – è impegnata giornalmente per la tutela del mondo dell’agricoltura e per far sì che la classe politica calabrese metta in atto un vero progetto di sviluppo che non può che essere basato sul rilancio del settore agricolo e del turismo».

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