Ed ecco “Atto Secondo” dei Nuju. Un disco che affonda le radici nell’abusatissimo e vilipeso Folk-Rock Italico. Fabrizio Cariati e compagni si rifanno alla lezione più volte impartita da band come Il Parto delle Nuvole Pesanti, Addosso agli Scalini, Modena City Ramblers e a tratti Bandabardò. Alle Band non piacciono i paragoni e gli accostamenti agli altri artisti, ma nel caso dei Nuju, originalissima Band Calabro-Bolognese, è quasi d’obbligo mettere in chiaro delle vicinanze stilistiche, per poter poi, con altrettanta chiarezza tracciarne le differenze e le diversità. Singolo naturale dell’album quella Movement dove il Percussionista napoletano Gennaro”mandara”de Rosa (già con 99Posse, Parto Nuvole Pesanti e tantissimi altri), lascia segni indelebili in un brano che, secondo noi, traccia il solco per il futuro della band. L’apertura a “l’electro-trance”, potrebbe essere la naturale prosecuzione di un progetto come quello dei Nuju. Interessanti e mai banali i testi del magnetico frontman Fabrizio Cariati. Evidenti e, per altro, non negati i riferimenti al compianto Rino Gaetano, e se mi si concede “l’eresia” scorgo una vicinanza con l’estro di quel Fabrizio Moro ancora così poco apprezzato e riconosciuto come autore impegnato. I Nuju sono tutt’altro che Nessuno. Hanno personalità, idee, energia e ironia da vendere. Siamo certi che il trascinatore Fabrizio Cariati, porterà lontano una band così ben assortita e saggiamente costruita. I Nuju si presentano così : “Partire come zingari alla ricerca di una festa, di una notte, disegnando l’inimmaginabile, qualcosa di magico e favoloso, delusi dalla società in declino come un fiore senz’acqua e illusi dalla vanità dell’immagine. Sempre in movimento, in equilibrio sulle solite incertezze, cullati dal tempo e dalle donne, amanti e mamme, viaggiatori inevitabili su strade infuocate ancora da percorrere“. A Noi fanno venire in mente una frase tratta dall’Omerico capolavoro: “Narrami, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia: di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, molti dolori patì sul mare nell’animo suo, per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni…”.
Rosa Secreti