Passeggiando per Via Po a Torino, si incontrano le vetrine di una libreria che emana un fascino particolare: la libreria Arethusa. E’ specializzata in esoterismo, religione, alchimia, massoneria. Da qualche tempo ha deciso di lanciarsi nell’avventura editoriale. Tra i primi volumi pubblicati: “L’ombra dell’Oriente misterioso” (pp. 192 € 16,50) di Ferdinand A. Ossendowski. L’autore, giornalista e scrittore polacco, ha viaggiato in lungo e largo per l’Oriente: studiandone i popoli, le culture e le tradizioni. Questo libro è il frutto di un lungo viaggio attraverso la Russia, tra la fine dell’Impero Zarista e la nascita dell’URSS. I personaggi che incontriamo sono tanti, uno spicca fra tutti: Rasputin. Il suo fascino stregò la zarina e tanti altri esponenti della classe dirigente. E’ difficile se non impossibile citare i luoghi visitati: dal Pacifico all’Europa. Nella Russia di quegli anni non tutto quello che appare corrisponde al vero. Gli agenti dell’Okhrana agiscono nell’ombra – infiltrandosi nei gruppi rivoluzionari – per stroncare ogni tentativo insurrezionale. Incontriamo anche tracce di antichi, e mai sopiti, culti. E alcune sette: i khlysty, flagellatori; gli skoptsy, che si definiscono colombe bianche; gli starovier o vecchi credenti. Conosciamo i koldun, gli sciamani, con i loro tamburi. La Russia, definita dall’autore “terra di possibilità impossibili”, si conferma un paese affascinate dal passato complesso che travolge il visitatore.
Tonino Nocera