All’Università Mediterranea si confrontano gli sfidanti alla presidenza di Palazzo Foti

Reggio Calabria. Si avvicina il week end elettorale ed è il luogo dove le idee nascono, si sviluppano e vanno al servizio della società ad essere protagonista dell’incontro tra i candidati alla presidenza dell’Amministrazione provinciale: l’università. Alla facoltà di Architettura, nell’aula magna Quistelli, oggi pomeriggio si sono confrontati cinque dei sette candidati alla poltrona di presidente della Giunta provinciale, con le assenze del presidente uscente Giuseppe Morabito e del candidato Giovanni Nucera, dettate da impegni precedentemente assunti. Così a confrontarsi su programmi e prospettive, soprattutto quelle legate alle esigenze ed ai bisogni della comunità universitaria, sono stati Demetrio Cutrupi, Pietro Fuda, Domenico Antonio Greco, Patrizia Pelle e Giuseppe Raffa. Un segnale inquietante è stata la pressoché nulla partecipazione dei ragazzi dell’università, il che la dice lunga – come peraltro ha sottolineato il candidato del centro destra, Raffa – sull’affezione e la credibilità che i giovani ripongono sulla politica. Un momento di confronto, reale, puro, senza filtri, avrebbe meritato una massiccia partecipazione di chi le proprie istanze le vuol vedere realizzate. Così non è stato.
I temi al centro del confronto tra i candidati hanno spaziato dai trasporti agli investimenti sull’università, dalle prospettive per i laureati e i ricercatori fino all’etica della legalità nella politica. Aspetti sui quali ognuno si è espresso in maniera più o meno condivisibile, certamente con la sensazione che sarebbe un grandissimo risultato se anche la metà dei buoni propositi annunciati potessero diventare provvedimenti concreti al servizio della comunità dell’intera provincia. Si parla di servizi agli studenti e la discussione non può che infiammarsi quando si toccano gli alloggi mai realizzati, incompiuta che Pietro Fuda, candidato del Polo Civico, si ripromette di “rendere operativa con le risorse che già sono disponibili”. Per Domenico Antonio Greco, che ha con forza sostenuto la visione di un “leghismo calabrese”, la necessità di completare gli alloggi per gli studenti universitari equivale a un “investimento sui ragazzi, che non devono essere oggetto di sfruttamento, soprattutto per quel che riguarda gli affitti che pagano ai privati”. Ma cosa può dare l’università alla provincia? Si sono interrogati, con soluzioni convergenti verso un unico punto – quello dello studio di sinergie che sfruttino le competenze dei ragazzi – i candidati alla presidenza. Per Raffa, ad esempio, «si può sfruttare l’esperienza maturata con le ricerche fatte e stipulare delle convenzioni per dei progetti innovativi che controllino l’erosione e proteggano le coste. Incentivare le esperienze e ricerche condotte gratifica il lavoro dei ricercatori e il territorio. Come anche sul ponte sullo Stretto, al di là delle visioni ideologiche, per un’opera che verrà fatta e grazie alla quale si potranno indirizzare le professionalità verso le ricerche specializzate per offrire sbocchi professionali». Altro elemento chiave che attanaglia l’intero territorio provinciale è quello dei trasporti, con le limitazioni allo spostamento degli universitari (e delle merci, per il settore economico) alle quali hanno provato a dare una soluzione gli aspiranti alla poltrona di Palazzo Foti. Demetrio Cutrupi, candidato del Partito Comunista dei Lavoratori, ha rilanciato per una politica che sviluppi la rete ferroviaria ionica, recuperando le stazioni smantellate e aumenti il traffico nella direttrice Melito-Catanzaro Lido, oltre a creare una “trasversale di collegamento ionico-tirrenica che favorisca la movimentazione delle merci dal porto di Gioia”. Fuda, dal canto suo, punta su una sinergia forte con l’altra sponda dello Stretto, per far valere la voce di un bacino di popolazione consistente, e realizzare “spostamenti meno difficoltosi per gli studenti, dopo che con l’ex ministro e rettore Bianchi si era lavorato in tal senso. Serve anche che il trasporto pubblico locale rientri tra le deleghe della Provincia, per intervenire e migliorarlo”. Patrizia Pelle, candidata per di Futuro e Libertà per l’Italia, ha la sua “ricetta” che vorrebbe delle convenzioni con le società che operano nel trasporto ferroviario, navale e urbano per “navette a disposizione per i pendolari nelle fasce reddituali più basse, superando la necessità di uno spostamento a Reggio con i costi degli affitti a gravare sul bilancio”. A margine del dibattito, sono intervenuti gli stagisti del programma Stages 2008 che, legittimamente, davanti a tanta progettualità nei campi più svariati – senza dimenticare i “cavalli di battaglia” sempre buoni, come “impedire la fuga dei cervelli” – hanno chiesto non assistenzialismo o assunzioni, bensì quale possa essere l’impiego delle loro professionalità dopo la conclusione del progetto Stages. Davanti al divagare generalista, mancando una risposta concreta ed essendo atavica la mancanza di lavoro, che non nasce certo oggi e non è sicuramente risolvibile in seno alla Provincia, Giuseppe Raffa ha aperto uno spiraglio verso una eventuale, possibile “forma diversa e alternativa ai voucher formativi” per utilizzare le competenze degli stagisti. Sul tema lavorativo e le straordinarie competenze acquisite in percorsi universitari fiume, c’è anche chi ha fatto notare dalla platea come gli stagisti siano professionisti sul mercato, con un bagaglio accresciuto di competenze dopo l’esperienza a tempo determinato. Ecco, forse per gli stagisti la scelta più opportuna potrebbe essere rivolgersi al mercato, ovvero, altrove per non mortificare le proprie competenze.

Fabiano Polimeni

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