Lamezia Teme (Catanzaro). Un commerciante di 62 anni, Giovanni Caputo, è stato assassinato ieri sera nel quartiere Sambiase, a Lamezia Terme. Il sicario gli ha esploso contro alcuni colpi di pistola poco prima che Caputo lasciasse il suo negozio di autoricambi. E’ stato il fratello a lanciare l’allarme dopo che, preoccupato per il mancato rientro a casa, si è recato presso l’esercizio commerciale dove ha trovato il cadavere riverso in terra. Caputo, incensurato, è il cognato di Salvatore Mazzei, l’imprenditore di Lamezia che gestisce una cava di inerti sequestrata a causa di svariate violazioni delle norme che regolano il settore ambientale. Lo stesso Mazzei è stato arrestato nel 2009 per il reato di estorsione ai danni di alcune imprese che operano nell’ambito dei lavori che interessano l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. La scorsa settimana, peraltro, Giuseppe Borreli, procuratore aggiunto della Repubblica di Catanzaro, ha richiesto per lo stesso Mazzei una condanna a nove anni di carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’inchiesta sull’omicidio di ieri sera è stata affidata agli agenti della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Lamezia Terme che, già nel corso della notte, hanno ispezionato numerose abitazioni e posto sotto sequestro una telecamera ubicata a poca distanza dall’esercizio commerciale in cui è stato freddato Caputo. Sulla base di quanto emerso al momento, la vittima sarebbe deceduta all’istante ed all’esecuzione non avrebbe assistito nessun testimone. Le indagini ora mirano a fare luce sulle ragioni che hanno portato ad armare la mano dello sconosciuto killer.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more