Roma. “La Sicilia è la prima Regione che ha recepito il codice dell’Amministrazione digitale (CAD) nell’ambito di una riforma amministrativa che la pone all’avanguardia nel sistema amministrativo del nostro Paese. La digitalizzazione della pubblica amministrazione costituisce l’antidoto contro l’inefficienza, la corruzione e la pressione mafiosa nella pubblica amministrazione. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, intervenendo al seminario sul tema: “Cad e regioni: l’esperienza pilota della Sicilia”, svoltosi oggi nell’ambito del Forum pubblica amministrazione in corso alla Fiera di Roma. “Il governo regionale – ha continuato Armao – attraverso il recepimento del CAD intende mettere a disposizione dell’amministrazione e dei suoi dipendenti strumenti per incrementare l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dell’intero sistema pubblico regionale, evitando così che strutture obsolete, procedure interminabili o interessi particolari continuino a gravare sul sistema regionale e che adempimenti poco chiari o contrastanti scoraggino l’afflusso di investimenti con pregiudizio per la Sicilia e le sue prospettive di sviluppo”. Il Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs. n. 235 del 2010) raccoglie la normativa che a livello nazionale è entrata in vigore il 25 gennaio scorso, con l’obiettivo di assicurare e regolare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale, utilizzando – con le forme più appropriate – le tecnologie dell’informazione e della comunicazione all’interno della pubblica amministrazione. La normativa regionale di recepimento prevede che entro il prossimo giugno l’assessorato dovrà predisporre, previo parere della Commissione bilancio dell’Ars, il Piano per l’innovazione tecnologica della Regione, da emanare, poi, con decreto del Presidente della Regione. Il Piano ha il compito di stabilire le fasi ed i tempi per la realizzazione degli interventi necessari alla digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti dell’amministrazione regionale in coerenza con il CAD. Attraverso procedure digitali ed informatizzate, infatti, si può verificare in ogni momento lo stato di avanzamento dei procedimenti amministrativi, la cronologia dei movimenti e della presentazione di istanze e documenti, la veridicità delle attestazioni e questo diviene uno straordinario strumento di contrasto alla corruzione ed alla pressione mafiosa. Le principali novità del CAD che avranno applicazione in Sicilia riguardano: l’introduzione di forme di pagamenti informatici per lo scambio di dati tra imprese e pubblica amministrazione, la diffusione e l’uso della Posta Elettronica Certificata (PEC), l’accesso ai servizi in rete, l’utilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti, l’arricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza, la partecipazione a bandi o gare attraverso portali dedicati che garantiscano trasparenza e sicurezza (aste elettroniche). L’uso delle tecnologie della informazione permetterà, inoltre, la riduzione dei tempi fino all’80% per le pratiche amministrative e la riduzione dell’utilizzo della carta (con risparmi in termini economici e di ambiente). L’adozione dei procedimenti informatici permetterà a ciascun cittadino o impresa di conoscere lo stato del procedimento, dialogando con l’amministrazione in forma elettronica. “Il Governo Lombardo e l’Ars -ha concluso l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – sono riusciti in un’opera di ammodernamento dell’infrastruttura amministrativa che si attendeva da vent’anni e che, adesso, va messa subito in atto per attrarre imprese ed investimenti”. Al seminario hanno preso parte Riccardo Ursi, associato Diritto amministrativo all’università di Palermo, Dario Corona, esperto in sistemi informativi, Marco Alfano, consulente Poat Si – Dipartimento digitalizzazione ed innovazione tecnologica – Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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