Soriano Calabro (Vibo Valentia). “La pandemia della pluripatologia in età Geriatrica” è stato il tema principale dell’ VIII Congresso Nazionale di Gerontologia, organizzato dal Dott. Giuseppe Battaglia, presidente della sezione regionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria.
Svoltosi presso il Santuario di San Domenico in Soriano nei giorni scorsi, l’evento ha riscosso, come negli anni precedenti, grande successo vista la nutrita partecipazione di esperti noti sia in ambito nazionale che internazionale. A tal uopo, l’elevato spessore scientifico del confronto, ha stimolato l’interesse di tantissimi medici che hanno riempito la platea del salone del Santuario domenicano nelle due intense giornate di proficuo lavoro. La tematica trattata, si è rivelata decisamente attuale, in virtù delle indicazioni provenienti dalle indagini demografiche in Italia. Non a caso, la popolazione italiana risulta essere una delle più vecchie del mondo con tutte le conseguenze economiche, sanitarie e socio-assistenziali che ne derivano. Le stesse linee guida del ministro Fazio, contenute nei “Quaderni della salute”, vanno proprio in questa direzione, anche se alcune regioni come la Calabria sembrano non accorgersene.
La conferenza è stata caratterizzata in particolare da quattro interventi magistrali, ad opera del dottore Grezzana di Verona, del professore Barbagallo dell’Università di Palermo, del dottore Pirro dell’Università di Perugia e del dottore Sgambato dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento. Le sessioni hanno toccato temi relativi alle malattie degenerative cerebrali, le malattie cardio-metaboliche e infiammatorie e la patologia tumorale, con i relatori provenienti dall’Università Cattolica di Roma (Gambassi e Sacchini) e da varie Aziende ospedaliere d’Italia(Altomonte, Facciolo). Autorevole anche la presenza di relatori regionali, a partire dalla dottoressa Bruni per finire al professore Perticone. Sul piano clinico-biologico-funzionale, si è parlato di invecchiamento da identificare col mondo della complessità, considerando che l’aging sta delineando una nuova società, anche per la medicina. Il paziente geriatrico di solito fragile, è destinato ad assumere un crescente peso specifico, quantitativo e qualitativo, per cui sottopone tutti a una sfida quotidiana. Oltre che definire la disabilità in età geriatrica e le sue caratteristiche in termini patologici, l’iniziativa si è riproposta di promuovere fra gli addetti ai lavori la consapevolezza dell’esistenza di problemi nuovi che si impongono a coloro che erogano cure e assistenza ai grandi anziani e alle persone che, per età e patologie, si trovano in condizioni di fragilità.
Martino Michele Battaglia