Catanzaro. “Dietro il messaggio di strapotere proveniente dal centrodestra si nascondono, in verità, tanta paura e confusione attorno ad un progetto politico che, con la scusa del federalismo, è pronto ad affossare definitivamente le speranze di riscatto del Sud”. Lo afferma il candidato a sindaco per “Autonomia e diritti” e “Api”, Antonio Argirò. “Stretto nella morsa della Lega, Berlusconi tradisce quotidianamente le aspettative di quanti anche nella nostra terra hanno posto fiducia in un Governo forse troppo distratto dagli scandali di corte per potersi occupare delle emergenze del Sud – continua Argirò -. In questo quadro allarmante, i nostri parlamentari a Roma non riescono a far valere la loro voce e, anzi, diventano solo una pedina in mano ai più forti per coltivare i loro interessi personalistici”. Argirò prosegue con alcuni esempi pratici: “Basta citare solo un paio di episodi per dimostrare la scarsa sensibilità che il Governo nutre verso Catanzaro – prosegue -, la cui funzione di città capoluogo viene disconosciuta anche dalla Giunta regionale che devia costantemente ingenti finanziamenti verso altre direzioni. Il “caso” Scuola di Magistratura ha visto il ministro Alfano recitare lo stesso “slogan” sia in Calabria che in Campania: la Scuola si farà a Catanzaro, ma la si intende confermare anche a Benevento. La verità è che, molto probabilmente, ci si ridurrà ad un nulla di fatto sui Tre colli. Lo stesso dicasi per l’Ospedale militare, altro punto chiave gettonatissimo in questa campagna elettorale, riguardo al quale gli esponenti locali del Pdl avevano promesso una veloce risoluzione potendo fare affidamento sulle credenziali vantate da Scopelliti all’indomani della sua trionfale elezione”. “Di fatto, finora, nessun risultato concreto è stato raggiunto – conclude il candidato sindaco – e questo fa sorgere il sospetto dello scarso peso dei nostri rappresentanti a Roma e, di conseguenza, di una credibilità ormai in caduta libera anche in termini di consenso popolare. A nulla servirà il tentativo disperato di fare pressioni a dipendenti di importanti uffici regionali o promettere assunzioni in call-center e supermercati vari. E’ il momento che i cittadini ne prendano atto e si rechino alle urne per decretarne la definitiva bocciatura e dare inizio ad una nuova stagione politica per la nostra città”.
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