Il mare di Brancaleone è pulito e riceve lo status di “Eccellente”

Brancaleone (Reggio Calabria). Il mare è pulito, lo certifica un decreto della Regione Calabria-Dipartimento Politiche dell’Ambiente in seguito ad un monitoraggio delle acque marine calabresi destinate alla balneazione. E’ una notizia confortante per gli amministratori comunali e gli operatori turistici del Comune di Brancaleone che premia al di là di ogni ragionevole considerazione gli sforzi compiuti per preservare da fenomeni di inquinamento un patrimonio turistico di inestimabile valore. Dalla classificazione delle acque marine destinate alla balneazione risulta, infatti, che il tratto di mare del Comune di Brancaleone è stato dichiarato “Eccellente”, secondo la scala dei valori, nei punti più caratteristici del litorale e, precisamente, in località: Galati, Altalia, Lido Ristorante Dancing, Pontile, Torrente Cosmano (Caldara, tanto per intenderci). Un solo neo in mezzo a tutte queste “eccellenze”, classificato scarso, che vieta la balneazione fino a quando non sarà raggiunto il valore “sufficiente”. A proposito, sarà compito dell’Amministrazione Comunale individuare le cause e le ragioni del mancato raggiungimento dello status “sufficiente”. Infatti, stante a quanto si legge su riviste specializzate “la nuova Direttiva Europea sulle acque di balneazione è ispirata alle più recenti conoscenze scientifiche. In particolare è basata sulle linee guida del 2003 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la salvaguardia della salute dei bagnanti. La Direttiva 2006/7CE propone un approccio integrato all’interno del quale sono inseriti diversi strumenti innovativi, come i profili delle acque di balneazione, la previsione degli inquinamenti di breve durata, la classificazione delle acque di balneazione in quanto categorie di qualità, il ruolo della partecipazione del pubblico. Uno degli aspetti più innovativi della Direttiva Europea riguarda i profili delle acque di balneazione .Nel profilo dovranno essere individuate e valutate le cause di inquinamento che possono influire sulla qualità delle acque di balneazione fino a danneggiare la salute dei bagnanti. Per valutare l’influenza delle varie fonti di contaminazione è necessario che siano note le caratteristiche fisiche, geografiche e idrogeologiche delle acque di balneazione e le relazioni tra queste e altre acque di superficie nel bacino drenante delle acque di balneazione interessate”. Infine, le novità più significative rispetto alla vecchia normativa è che “sono solo due i parametri batteriologici da prendere in considerazione per valutare la qualità delle acque: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali( più specifici come indicatori di contaminazione fecale). La frequenza dei controlli deve avvenire almeno ogni quattro settimane durante la stagione balneare, secondo un prestabilito calendario, per un numero minimo di quattro campioni all’anno per ogni punto di prelievo”.

Agostino Belcastro

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