Reggio Calabria. Di seguito una nota diffusa da Antonio Larosa, segretario provinciale di Rifondazione comunista.
“Qualche riflessione all’ingrosso sui risultati delle elezioni amministrative per Rifondazione Comunista e per la sinistra reggine. Al netto della sconfitta ottenuta alle comunali (che è netta e non va camuffata, visti i rapporti di forza ancora esistenti in città fra il centrodestra e le altre forze), il risultato raggiunto da Massimo Canale merita una plateale sottolineatura di merito: da qui bisogna ripartire immediatamente e puntualmente, da quel 28% di cittadini reggini che hanno scelta la discontinuità e il cambiamento, da quei 31 mila elettori che hanno inteso sostenere un progetto così innovativo come quello di Canale, da quel 9% in più ottenuto dal candidato sindaco rispetto alle 4 liste a suo sostegno. Servirà ancora un tenace lavoro di costruzione, nelle relazioni e nelle alleanze sociali e nel dialogo aperto con la città, un impegno di lunga lena che solo può permetterci di risalire la china rispetto al dominio del centrodestra scopellitiano. Il successo personale di Canale (oltre 9 punti percentuali in più rispetto ai voti ottenuti dalle singole liste), che fa il paio con la speculare perdita di consenso personale di Arena rispetto alle liste della sua coalizione, dimostra che vi è spazio per recuperare, che vi sono le possibilità di mettere in campo volti ed idee nuove capaci di erodere il consenso attualmente collocato nel centrodestra. Un altro dato interessante, gravido di ricadute positive per il futuro, è lo “svecchiamento” della classe politica a sinistra: i consiglieri eletti anche da PD ed Energia Pulita sono personalità giovani, alla loro prima esperienza istituzionale, sono volti nuovi alieni ai compromessi della vecchia politica e proiettati su un centrosinistra moderno e all’altezza della situazione. Alla Provincia, invece, la coalizione del Presidente Morabito – pur fortemente indebolita dalle divisioni interne al PD e all’alleanza di centrosinistra – riesce a conseguire con relativa facilità il risultato prefissato, ovvero il secondo turno contro il candidato PdL Raffa. Evidentemente, il risultato raggiunto da Fuda – contrariamente al fallimento della proposta Bova al Comune – ha molto facilitato il mancato sfondamento del centrodestra alla Provincia. Ma vi è anche un’altra considerazione da fare, ovvero la maggiore capacità di tenuta in provincia delle forze che si oppongono al centrodestra, la maggiore resistenza dell’elettorato provinciale alla macchina politico-elettorale personificata dal duo Scopelliti-Raffa. Un dato comunque incoraggiante, che ci offre buone prospettive per il ballottaggio, dove ci giocheremo la partita in campo aperto e dove potremo mettere in rilievo il contrasto stridente fra i buoni risultati dell’Amministrazione Morabito e i disastri economico-gestionali del Comune di Reggio Calabria guidato dal candidato Raffa. Veniamo ai risultati del nostro partito. Abbiamo visto giusto, scegliendo i percorsi elettorali più efficaci dal punto di vista politico-elettorale: i successi di Canale e di Morabito ci dicono chiaramente chi e come, a sinistra, ha fatto le scelte più opportune. Sia al Comune che alla Provincia, come PRC otteniamo risultati molto importanti, collocandoci in entrambi gli enti al secondo posto della coalizione dopo il Partito Democratico. Eleggiamo un consigliere comunale (Demetrio Delfino) sfiorandone un secondo (Omar Minniti); anche alla Provincia, qualunque sia il risultato del ballottaggio, avremo un rappresentante in Consiglio (Giuseppe Longo) che potrebbe essere affiancato da altri in caso di vittoria di Morabito. Il nostro è un voto omogeneo su tutto il territorio (4,3% alla Provincia e 4,5% al Comune), in crescita sia in termini numerico-assoluti che relativi, un voto che premia il grande lavoro unitario svolto nei mesi scorsi e la coerenza di linea politica nell’aver proposto e sostenuto le candidature di Canale e Morabito. Vi è un altro dato significativo a sinistra, su cui riflettere attentamente, ovvero il fallimento assoluto delle scelte operate da IdV e da SEL (e, per il solo Comune, anche dal PdCI ). I risultati ottenuti da De Caridi al Comune e da Nucera alla Provincia sono francamente imbarazzanti, confermando la giustezza dei nostri giudizi e la fondatezza delle nostre contestazioni. La rottura strumentale con PD e PRC, giunta alla fine di marzo, aveva un solo obiettivo reale: costruire cartelli elettorali che garantissero in qualche modo visibilità a qualche sigla politica e, soprattutto, un posto di consigliere comunale e provinciale. Altro che Polo autonomo di sinistra. Nella scelta di rompere il centrosinistra, nella decisione di contestare due splendide candidature come quelle di Canale e Morabito, non vi era alcuna base politica né spazio elettorale – come impietosamente formalizzato dalla urne. In maniera quanto mai esemplificativa, una candidatura improbabile ed inadeguata come quella del leader provinciale di SEL Gianni Nucera – che ha “spaccato” in mille rivoli il suo partito, che ha candidato personaggi favorevoli alla centrale a carbone di Saline, che non ha avuto alcuna visita o dichiarazione di supporto da parte del suo leader nazionale Vendola, che ha svolto una campagna elettorale inutile e senza alcun contenuto, che alle comunali della sua città ha ottenuto dati da prefisso telefonico – testimonia in negativo dell’urgenza di costruire una sinistra rinnovata, generosa, una sinistra che si mette al servizio dei cittadini e non diventa oggetto per gli interessi bottegai di qualcuno. In conclusione un ringraziamento ed un auspicio. Il primo va a Massimo Canale e alla sua squadra, nella quale tanta parte ha avuto anche Rifondazione Comunista: l’aver restituito dialettica e coinvolgimento alla politica reggina, l’aver suscitato una partecipazione civica di grande trasporto, sono di per sé risultati di estremo valore. Il secondo, l’auspicio, è ancora più perentorio: ovvero che l’esperienza di Canale Sindaco prosegua, nelle forme e nei tempi che si riveleranno opportuni, perché un patrimonio di partecipazione e di impegno di tali dimensioni non va in alcun modo sciupato. A partire, magari, dalla contesa per la Provincia: dobbiamo essere tutti mobilitati a fianco del Presidente Morabito, perché siamo convinti che vi sia ogni possibilità per battere Raffa e per dimostrare – una volta ancora e una volta di più – che il vero modello da seguire a Reggio è quello di un centrosinistra serio e credibile. A noi lavorare, vincendo alla Provincia come primo passo, per convincere gli elettori reggini che un’altra Reggio è possibile, che Palazzo Foti e Palazzo San Giorgio possono avvicinarsi, che a sinistra vi sono idee e valori di migliore caratura”.
Antonio Larosa
Segretario provinciale Rifondazione comunista