Bruzzano Zeffirio (Reggio Calabria). La riunione è stata presieduta nei giorni scorsi dal Sindaco Francesco Cuzzola con la partecipazione del segretario comunale Amelia Pagano Mariano. Il regolamento è stato adottato in attuazione del comma 2, dell’art.2-undicies, della legge 109/1996 recante disposizione in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati o confiscati. Infatti, tale norma prevede “che i beni immobili confiscati – si legge nelle premesse della delibera consiliare – possono essere trasferiti al patrimonio del Comune ove l’immobile è sito, per finalità istituzionali o sociali; che il Comune può amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, e successive modificazioni, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n,381, o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, approvato con D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309”. Il regolamento si compone di 13 articoli e stabilisce i principi e disciplina le modalità, i criteri e le condizioni per la concessione in uso a terzi allorquando il Comune di Bruzzazno Zeffirio “intende promuovere quale strumento di sviluppo, l’utilizzazione ai fini sociali e/ occupazionali dei beni confiscati alla mafia facenti parte del proprio patrimonio, non utilizzati ai fini istituzionali”. L’art. 3 del predetto regolamento prevede l’istituzione di “un albo speciale di tutti i beni immobili confiscati alla mafia facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune di Bruzzano Zeffirio. Nell’albo devono essere catalogati, con il relativo stralcio planimetrico ai fini dell’esatta individuazione, tutti i beni e devono essere evidenziate, la natura, l’estensione, il valore, la destinazione d’uso del bene”. L’organo competente a concedere il bene è la Giunta Comunale secondo quanto indicato nell’art 6 del regolamento prevede che “la scelta del concessionario deve avvenire, in ogni caso, mediante selezione pubblica aperta al territorio, curata dal responsabile del servizio, su direttiva della Giunta Municipale che ne fissa criteri, modalità e i relativi punteggi. Ai fini della scelta del concessionario, in ogni caso, occorre privilegiare, sulla base di una valutazione compartiva, quelle ipotesi progettuali tese al miglioramento ed allo sviluppo dei beni e, che, nel rispetto delle prescrizioni del decreto di destinazione, siano maggiormente rispondenti all’interesse pubblico e alle finalità della legge 109/96; inoltre, si dovrà tenere conto anche dell’esperienza posseduta dal soggetto richiedente nell’ambito dell’attività per lo svolgimento della quale viene richiesta l’assegnazione del bene e relativa all’ultimo triennio, della sua esperienza in materia di gestione dei bei confiscati, della sua struttura e dimensione organizzativa”. La durata di concessione del bene confiscato alla mafia non può essere rilasciata per un periodo inferiore ad anni cinque e non potrà superare anni trenta ed è rinnovabile con procedura semplificata. Infine, un apposito articolo del regolamento prevede l’obbligo da parte dei concessionari di esporre nei beni concessi una o più targhe di dimensioni cm.30 x cm.60 di metallo color argento con scritta verde sulla quale dovrà essere esposta, oltre lo stemma del Comune di Bruzzano Zeffirio in alto al centro, e il numero della concessione, anche la seguente dicitura:” Bene confiscato alla mafia, del patrimonio del Comune di Bruzzano Zeffirio”. Un buon regolamento, quindi, quello adottato dal Comune di Bruzzano Zeffirio che sicuramente metterà ordine in una materia vasta e molto complicata.
Agostino Belcastro