‘Ndrangheta. Revocato il piano di protezione all’ex collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce

Roma. La Commissione centrale del ministero dell’Interno cui è demandata la gestione dei collaboratori di giustizia ha disposto la revoca del piano di protezione applicato nei confronti di Giuseppina Pesce, figlia del presunto boss di Rosarno, Salvatore Pesce. La richiesta era stata formulata poco più di un mese fa dalla  Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Giuseppina Pesce, che dal prossimo mese di luglio siederà sul banco degli imputati nel processo scaturito dall’operazione “All Inside”, aveva avviato una collaborazione con i magistrati poi interrottasi bruscamente prima che la donna sconfessasse  quanto aveva dichiarato inprecedenza circa le dinamiche criminali interne al clan di Rosarno. Giuseppina Pesce al momento è sottoposta al regime degli arresti domiciliari.

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