Morabito: “Raffa sogna di dimostrare che il disastro del Comune di Reggio non è opera sua”

Reggio Calabria. Il candidato Giuseppe Raffa sogna di fare da presidente della Provincia quello che non è riuscito a fare da Sindaco. Sogna, infatti, di dare risposte ai cittadini. Funzione che più di altre non è riuscito a fare. Oggi censura, senza avere contezza, il mio operato di  presidente uscente della Provincia di Reggio Calabria, che di “risposte” può esibirne tante e diffusamente, distribuite in tutto il territorio provinciale da me ripetutamente visitato in lungo ed in largo, non solo per anticipare gli interventi, ma anche per inaugurare opere, controllare i cantieri di lavoro,  rendermi conto personalmente delle problematiche esistenti. All’aspirante presidente della provincia del centrodestra  consiglio di andare a rivedere le cronache giornalistiche locali  di questa legislatura per rendersi conto della frenetica attività che ha caratterizzato l’azione amministrativa della Provincia, tutta orientata al positivo. Mentre ben altri orientamenti avevano i titoli delle cronache riguardanti l’attività, o meglio l’inattività del Comune di Reggio, tra crisi idrica, pessima manutenzione stradale, proteste di lavoratori delle società miste che a tutt’oggi attendono di essere pagati,  e l’allegra gestione del Bilancio comunale.  Se è vero, come afferma lo stesso Raffa, che gli amministratori sono l’interfaccia del cittadino, evidentemente nella sua gestione qualcosa non ha funzionato. La Provincia, infatti, è stata spesso costretta ad andare oltre le proprie competenze. Il caso di “Acquereggine” società delegata alla gestione dei servizi di depurazione anche per il Comune di Reggio Calabria, è emblematico. Centinaia di lavoratori che da mesi attendono di vedere corrisposte le spettanze maturate. Ma la società non è in grado di farlo a causa dei mancati pagamenti di molti Comuni. Tra cui l’amministrazione comunale di  Reggio Calabria, debitrice  verso la società “Acquereggine” di oltre 12 mln di euro.  Ma Raffa, in questa vertenza, non ha sentito il bisogno di fare il suo dovere, disponendo il trasferimento delle somme dovute, che da sole avrebbero consentito a quella società  di prendere respiro e dare seguito all’erogazione delle spettanze ai lavoratori. Solo grazie all’intervento “extracompetenze” della  Provincia che ha erogato, su mia espressa indicazione, 1 mln di euro è stato possibile predisporre  il pagamento delle spettanze arretrate ai lavoratori.  E di casi “extracompetenze” potrei esibirne ancora  moltissimi. L’intervento al tavolo istituzionale nella vertenza delle Ferrovie Taurensi, oggi sull’orlo di una crisi irreversibile; sul Porto di Gioia Tauro, dove si è intervenuti con un severo ordine del giorno approvato in una specifica seduta del Consiglio provinciale.  E’ vero che serve una inversione di tendenza, ma nella gestione del Comune, Ente dal quale l’aspirante presidente Raffa è stato, alla fine del suo mandato, educatamente allontanato.  Per questo ora il suo “sogno” è quello di dimostrare che il disastro in cui si trova il Comune non è opera sua. Non può ammettere che la sua politica, quella di amministratore di una città di quasi 200 mila abitanti, è stata lontana anni luce dalle esigenze dei cittadini e del territorio”.

Avv. Giuseppe Morabito

 

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