Palizzi Marina. Operazione Arancia Meccanica 2: altri due arresti dei Carabinieri per la rapina in casa di un’anziana

Palizzi Marina (Reggio Calabria). I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato l’ultimo dei tre malviventi specializzati in rapine in abitazione. Grazie all’indagine denominata operazione Arancia Meccanica 2, con le ulteriori due ordinanze di custodia cautelare eseguite il 13 e il 22 maggio, arrestati tutti e 3 gli autori della rapina perpetrata a Palizzi Marina il 9 febbraio 2010 in danno di un’anziana signora.
Il 9.2.2010, alle ore 04.30 circa, in Palizzi Marina, due individui, con volto travisato da passamontagna, armati, irrompevano all’interno dell’abitazione dell’anziana signora Rosa Laganà, nata a Palizzi nel 1936, ubicata in via Nazionale n.257, nubile, pensionata. Entrati di soppiatto mediante rottura del vetro di una finestra posta al piano terra nell’ingresso della casa, i malviventi immobilizzavano la signora legandola con degli stracci e del nastro adesivo, procedendo successivamente a rovistare all’interno dell’abitazione, dalla quale, nonostante il minuzioso controllo, asportavano il misero bottino di circa 250 euro in denaro contante e gioielli per un valore di circa 700 euro, fuggendo poi da una porta ubicata sul retro della casa, dove li attendeva un terzo complice munito di autovettura. All’atto della fuga, i criminali lasciavano legata e imbavagliata la signora, la quale veniva liberata solo circa quattro ore dopo, da un vicino insospettito dalla finestra rotta. Grazie all’intervento del soccorritore ed immediatamente dopo dei Carabinieri di Palizzi Marina, la signora, in forte stato di shock, veniva visitata dal proprio medico curante e giudicata fortunatamente in buono stato di salute complessivo, eccezion fatta per alcune ecchimosi.
Immediato sopralluogo sulla scena criminis effettuato dai carabinieri, consentiva di repertare, sui vetri infranti per fare ingresso nell’abitazione, delle impercettibili tracce di sangue lasciato dai rapinatori all’atto dell’irruzione.
Meticolosa e costante attività informativa condotta dalla Stazione operante sul territorio, consentiva di individuare una rosa di sospettati, rispetto ai quali effettuare comparazione del profilo DNA rinvenuto sui frammenti di vetro. Analisi comparative effettuate dal RIS di Messina, consentivano di accertare la corrispondenza tra il profilo rinvenuto e quello di Marco Macrì cl. 83, il quale veniva tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere della Procura di Locri, presso la sua abitazione di Brancaleone il 12.11.2010.
Le indagini si sono protratte oltre l’arresto del Macrì, con attività investigative tradizionali che hanno consentito d’individuare ulteriori due complici del predetto nell’esecuzione della rapina nel corso della quale due malviventi entravano all’interno dell’abitazione, mentre uno rimaneva all’esterno a fare da palo. I due complici si identificano in:

I due, probabilmente temendo eventuali provvedimenti, da tempo avevano lasciato la zona per cercare fortuna altrove, spostandosi l’uno nel bresciano, e l’altro in Germania, nella città di Colonia. Per il secondo in particolare, ricercato dalla data del 13.05.2011, giorno dell’arresto di Pino Bevilacqua, ma di fatto resosi irreperibile da alcuni mesi, sono state poste in essere anche accurate attività di ricerca condotte in coordinamento con il paritetico organo di Polizia tedesco, la Polizia di Colonia, grazie all’apporto della quale si è riusciti ad individuare il soggetto al rientro in Italia, compiuto a bordo di un pullman che lo ha condotto direttamente da Colonia a Reggio Calabria, dove i militari l’hanno sorpreso. Rapina aggravata e sequestro di persona sono i capi d’imputazione contestati dal GIP presso il Tribunale di Locri in relazione al grave episodio.

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