In Appello condannato a 28 anni di carcere Francesco Macrì per l’omicidio dello zio e il tentato omicidio della zia

Reggio Calabria. Lievissimo sconto di pena per Francesco Macrì, il giovane originario di Bovalino condannato questa mattina dalla Corte d’Assise d’appello di Reggio Calabria, Presidente Fortunato Amodeo, Francesco Greco a latere, alla pena di 28 anni di carcere in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio dello zio Rocco Valente, e del tentato omicidio della zia Antonia Macrì. Francesco Macrì infatti, era stato condannato a 30 anni di reclusione il 27 marzo del 2009 dalla Corte d’Assise di Locri. Il fatto risale al 14 maggio 2002. Secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Francesco Scuderi, Macrì ha ucciso lo zio, e avrebbe voluto anche uccidere la zia, per una questione di “onore”; un onore da restituire alla sua famiglia. L’imputato era sospettato infatti, di avere una relazione amorosa con la cugina, Teresa Valente, figlia di Rocco e Antonia, 9 anni più grande di lui, divorziata e già madre di due bambini.

Angela Panzera

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