Rosarno. Arrestato dai Carabinieri, era stato condannato all’ergastolo dal Tribunale di Parigi

Rosarno (Reggio Calabria). Ieri in via Veneto, i Carabinieri della locale tenenza, in esecuzione di un provvedimento di estradizione, emessa in data 19.05.2011 dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria, hanno arrestato Giuseppe Lazzaro di 51 anni nato a Rosarno coniugato, condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise dei minorenni di Parigi per tentato omicidio e porto abusivo di armi, reato commesso in Francia. I fatti, Giuseppe Lazzaro rosarnese doc emigra in Francia nei primi anni 80 in cerca di lavoro ed alloggia a Parigi presso altri rosarnesi lì domiciliati da qualche tempo. Dopo il lavoro come tutti i ragazzi della sua età esce e si diverte e ha dei diverbi con uomini, un libanese ed un italiano, gli attriti sembrano finiti lì, ma qualche giorno dopo nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1982, insieme a un presunto complice a bordo di una moto in via Winston Churchill a Parigi sparano ai malcapitati che vengono feriti. In quella circostanza il Lazzaro guidava la moto (che da accertamenti risultava rubata il 5 gennaio dello stesso anno e con targa contraffatta) con a bordo il presunto complice, esecutore materiale, con la quale veniva posto in essere il delitto. I due affiancavano la vettura con a bordo le 2 vittime e il presunto complice esplodeva loro 4 colpi di pistola che attingevano il cittadino libanese (alla spalla e alla coscia) e il cittadino italiano (al ventre). La polizia francese che si trovava a poca distanza dal luogo del delitto, dopo aver inseguito la moto in fuga riusciva a bloccare i due uomini, nonostante il presunto complice avesse tentato di scappare e avesse opposto resistenza agli agenti. Anche la pistola, un’Astra calibro 22, contenente il caricatore con altri 5 colpi, veniva ritrovata nonostante fosse stata abbandonata dai fuggitivi. Le vittime non fornivano elementi utili alla polizia francese nella ricostruzione dei fatti, mentre i due uomini fornivano una versione inverosimile, raccontando di aver agito per vendetta dopo aver riconosciuto la vettura con la quale qualche giorno prima stavano per avere un incidente.

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