Reggio Calabria. Di seguito la lettera indirizzata all’indimenticabile inviato Rai Franco Bruno, che colleghi e amici hanno reso pubblico al termine della celebrazione esequiale tenuta questa mattina al Santuario San Paolo alla Rotonda di Reggio Calabria. Al rito funebre erano presenti in tanti, tra familiari, amici, giornalisti e colleghi di RAI Calabria, rappresentanti del volontariato, della politica e delle istituzioni. La Santa Messa è stata officiata da don Giacomo D’Anna parroco e giornalista, insieme ad altri sacerdoti tra i quali i giornalisti Antonino Denisi e Domenico Geraci.
“Lettera a Franco. Hai scelto di lasciarci per sempre, l’ultima domenica di maggio, mese dedicato alla Madonna ed aperto dalla Solenne Beatificazione di Giovanni Paolo II, quel Papa indimenticabile di cui sei stato in terra di Calabria, da credente prima e da giornalista, poi, voce e testimone.
Ciao Franco. Se alla tua famiglia, ai tuoi tanti amici, al mondo del giornalismo calabrese e nazionale mancherà la tua straordinaria umanità, l’intelligente apporto del tuo indiscutibile talento professionale, la forza ed il calore della tua amicizia, l’insaziabile voglia di verità e di giustizia, la forte difesa dei valori della legalità, la tua sottile capacità di lettura dei fatti, degli avvenimenti, rimane a noi il tuo grande esempio, l’orgoglio e la gioia di essere stati accanto ad un Uomo Grande, Straordinariamente Grande.
Grazie Franco. Per l’amore, la passione, il coraggio, la responsabilità, il rigore, l‘alta testimonianza etica con cui hai svolto per oltre 40 anni la professione da uomo libero ed innamorato della tua terra e della tua gente, scegliendo, alle tante alternative di carriera, la missione di giornalista e di inviato speciale per la RAI. Le tue cronache, le tue inchieste, i tuoi libri rimangono patrimonio della storia e della cultura calabrese e meridionale, l’espressione di un accorato anelito ad andare oltre il buio, alla ricerca della luce.
La tua lezione continua, indimenticabile maestro di vita e di Giornalismo. Continua nella voglia di tramandare ai giovani il testimone di un impegno a servizio della libertà, del progresso, della speranza di futuro, nell’impegno ad esortare la politica a fare sempre di meglio e di più, nella mai soddisfatta esigenza di servire il bene comune.
Uomo dai tratti eleganti e sobri, padre straordinario di Titti ed Antonio, affettuoso marito della cara Franca, rimarranno scolpiti nei nostri cuori il tuo sorriso, la tua bonaria ironia, la tua gioia di vivere e di descrivere, vero cavaliere della penna, emozioni ed istanti della nostra storia”.
Antonella, Pippo, Carlo e Carlo, Paolo, Orazio, Pino, Santo, Tonino, Andrea, Raffaele, Giusy, Pietro, Maria Luigia e tanti, tanti, tanti altri.