Cosenza. Di seguito una nota della FLC CGIL.
FLC CGIL, in ordine a presunte irregolarità riscontrate nella registrazione di un esame all’Università della Calabria, esprime piena fiducia nei magistrati inquirenti e chiede che venga fatta piena luce su quanto realmente accaduto. Ciò detto, la sottoscritta organizzazione sindacale chiede agli organi di stampa e alla stessa magistratura una maggiore attenzione sulla riservatezza dell’indagine. Un processo sommario e indiziario non può che nuocere a una delle realtà più solide della terra di Calabria. L’Università della Calabria deve la sua crescita, oltre che ai docenti e agli studenti, a ben ottocento tecnici amministrativi che, con grande impegno e spirito di abnegazione, con onestà e professionalità, lavorano nei vari settori dell’amministrazione, dell’area didattica, delle presidenze e dei dipartimenti. La FLC CGIL esprime solidarietà e fiducia ai colleghi dell’area didattica su cui sembra si siano ormai concentrati sospetti e notizie prima ancora che la magistratura abbia concluso le sue indagini. L’Università della Calabria, docenti, personale tecnico amministrativo, studenti, è stata sempre garantista e rispettosa del principio fondamentale del nostro ordinamento secondo cui: “Le garanzie processuali e la presunzione di non colpevolezza hanno un valore prevalente su qualsiasi altra esigenza di esercizio e pubblicità dell’azione penale anche nella sua fase pre-giudiziale”; tale principio è sancito dalla Costituzione.
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