Reggio Calabria. Davanti a un pubblico da serie A (più di diciottomila i paganti) la Reggina non va oltre lo 0 a 0 con il Novara nel primo turno dei play off e sarà costretta, domenica prossima, se vorrà andare in finale, a battere gli azzurri di Tesser al “Silvio Piola”. La partita, sin dal primo minuto, si è snodata secondo le previsioni, padroni di casa che attaccavano a testa bassa, ospiti in difesa, pronti a ripartire puntando sulla coppia di velocisti in attacco, i bomber Bertani e Gonzales. Mister Atzori ha mandato in campo una formazione che prevedeva la difesa a tre, con un ottimo Adejo, partita maiuscola la sua, Costa e Acerbi. Centrocampo con Nicolas Viola dal primo minuto affiancato dall’esperto Tedesco, da un De Rose in gran forma e da Rizzato, anche lui in condizione, e Colombo, calato notevolmente nel finale.
Era atteso alla prova Nicolas Viola, premiato da Sky quale miglior giovane della serie cadetta, ma il giovane taurianovese forse condizionato da un errore sotto porta al quarto d’ora, non ha reso secondo le aspettative, al punto che nella ripresa, dopo venti minuti, Atzori lo ha sostituito con Castiglia. La coppia d’attacco Campagnacci-Bonazzoli si è impegnata allo spasimo, tant’è vero che il gigante di Asola è stato colto da crampi e sostituito nei minuti finali da Zizzari. La Reggina ha dominato per larga parte dell’incontro, ma dopo i primi quindici minuti della ripresa ha avuto un netto calo: molti passaggi sono stati sbagliati, il Novara, che ha inserito Pinardi e Rubino al posto di Gonzales e Motta, avrebbe potuto far suo l’incontro nel recupero quando Bertani, sfruttando un errore di Costa, ha passato il pallone all’accorrente Rubino sul dischetto del rigore, ma l’attaccante piemontese si è fatto ipnotizzare da Puggioni che ha bloccato il debole rasoterra.
La pressione della Reggina è stata costante per oltre un’ora, producendo otto calci d’angolo ma, tranne l’occasione sciupata da Nicolas Viola e qualche punizione di Acerbi ribattuta, non ha mai procurato seri pericoli al portiere novarese. Nulla può essere addebitato all’arbitro Stefanini di Prato, che ha condotto una gara tutto sommato molto corretta, senza sbavature, confermando di essere uno dei migliori fischietti attualmente a disposizione della CAN. Indubbiamente si è trattato di una occasione persa per la Reggina che, in caso di vittoria, avrebbe affrontato la difficile trasferta in terra piemontese (dove si giocherà su un campo in sintetico) con ben altro stato d’animo. Al Novara, per passare allo scontro finale con la vincente tra Padova e Varese, sarà sufficiente un pareggio. Gli amaranto dovranno cercare di mantenere una buona condizione fisica, cosa non facile, dopo un campionato lungo ed estenuante. Importante sarà il dosaggio delle forze che il tecnico, con opportune sostituzioni, riuscirà a fare. Almeno per una sera, intanto, al “Granillo” è tornato l’entusiasmo, come ai tempi della A.
f.c.