Montauro (Catanzaro). Non si arresta l’attività dei carabinieri della Compagnia di Soverato in materia di tutela ambientale e del territorio che ha portato nelle ultime settimane a numerosi sequestri e denunce. Per tali attività i militari si sono avvalsi della preziosa collaborazione del velivolo dell’8° Elinucleo che ha compiuto alcune perlustrazioni aeree. I carabinieri della stazione di Gasperina, al termine di un’approfondita attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà M.P., insegnante di 52 anni, residente a Catanzaro, poiché ritenuto responsabile di aver realizzato opere abusive, in una zona vincolata paesaggisticamente, senza autorizzazione, in località “Provolaci” di Montauro. I militari durante un servizio di pattugliamento e controllo del territorio hanno notato a distanza un’ampia zona collinare a Montauro che era stata oggetto di una vasta attività di terrazzamento. Insospettiti, essendo una zona notoriamente sottoposta a vincoli paesaggistici, si sono recati sul posto e hanno scoperto la presenza di un’ampia pista carreggiabile in terra battuta di circa 1 chilometro che scende in direzione mare. Hanno deciso, pertanto, di approfondire subito quella che si manifestava come un’enorme anomalia in quell’area. I carabinieri hanno così avviato una serie di controlli e riscontri, che hanno portato ad accertare l’assenza di qualsivoglia autorizzazione agli atti del Comune di Montauro. Si sono recati dunque sul posto unitamente a personale dell’Ufficio Tecnico comunale, che ha attestato trattarsi di una zona vincolata paesaggisticamente e che l’attività di terrazzamento sulla collina, nonché l’allargamento della pista carreggiabile in terra battuta erano avvenute senza alcun titolo abilitativo e/o permesso di costruire, subordinato, tra l’altro, alla preventiva acquisizione di pareri e nulla osta paesaggistico ed ambientale. I militari dell’Arma hanno proceduto pertanto a porre sotto sequestro preventivo l’intera area, ed a denunciare M.P. per aver realizzato opere abusive in violazione delle normative vigenti in materia ambientale e in assenza di autorizzazioni e nulla osta paesaggistico. Il gip del tribunale di Catanzaro, ritenendo la sussistenza dei reati ipotizzati e valutando il fondato pericolo della protrazione degli illeciti posti in essere e riscontrati, ha convalidato il sequestro preventivo operato in via d’urgenza.
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