Scalea. Chiusi i corsi del Centro contro la violenza sulle donne

Scalea (Cosenza). Ha riscosso successo, per la partecipazione e per i contenuti, il corso per formare operatrici per la collaborazione allo sportello donne-antiviolenza. Le giornate di formazione si sono svolte a Scalea, fortemente volute dal consigliere con delega alle Pari opportunità, Tiziana De Bonis, e curate dal Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino di Cosenza. I tre moduli sono stati completati regolarmente e, al termine, alla presenza della stessa Tiziana De Bonis in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, sono stati consegnati 54 attestati di partecipazione agli altrettanti corsisti. Una serie di lezioni molto partecipate e ricche di contenuti, come hanno riferito le stesse partecipanti. Le stesse relatrici, del Centro Lanzino, hanno sottolineato come il corso di Scalea abbia lasciato un segno per la partecipazione attiva. Il corso era rivolto ad operatrici: delle forze dell’ordine, sanitarie, sociali, della salute mentale, della giustizia e di accoglienza, donne sensibili al problema che ritengono giusto adoperarsi in favore delle donne che subiscono violenza. «Sono soddisfatta per la presenza nella nostra cittadina – ha detto il consigliere alle Pari opportunità, Tiziana De Bonis – di un’ampia sensibilità alla problematica. C’è grande attenzione da parte delle donne per problemi di questo genere che restano molto sentiti e talvolta troppo inascoltati. Ecco perchè è necessario che vi sia un gruppo di operatrici formate a dare risposte. Tali fenomeni esistono e c’è necessità di garantire un servizio del Comune che possa dare man forte a chi subisce violenza, troppo spesso anche fra le mura di casa. Non ci fermeremo qui – ha garantito Tiziana De Bonis – proporremo nuovi corsi, alcuni specifici, in coordinamento con la Prefettura, dedicati alle forze dell’ordine che spesso e volentieri entrano in contatto con problemi del genere”. Il progetto denominato “Dav”, Donne anti violenza, ha l’obiettivo di trasmettere le conoscenze sulle dinamiche della violenza, sulle azioni per prevenirla, sugli strumenti per contrastarla. “Considerando che una donna su cinque subisce violenza: fisica, sessuale, psicologica – ha commentato il consigliere di Scalea, con delega alle Pari opportunità, Tiziana De Bonis – possiamo dedurre che si tratta di un fenomeno molto grave e diffuso. Fra l’altro, soprattutto al Sud, denunciamo pochissimo questi fatti e abbiamo ancora l’idea, errata, di dover tutelare la nostra immagine, la nostra famiglia, tacendo sulle violenze subite».I moduli sono stati frequentati da operatori del settore, assistenti sociali e volontari della Croce Rossa italiana, alcuni dei quali provenienti anche dai paesi vicini. Ora c’è l’impegno di attivare lo sportello Anti-violenza. «La donna non denuncia perché si sente sola e abbandonata – ha commentato il consigliere Tiziana De Bonis -. Questo Centro tende a riconoscere la violenza e a dare un sostegno alle donne, affinché possano essere assistite da persone capaci e competenti nel settore”.

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