Pistola e munizioni sull’armadio nella camera da letto dei bambini, la Squadra Mobile arresta un commerciante

Reggio Calabria. Nel primo pomeriggio di ieri a conclusione di mirate perquisizioni ai sensi della normativa sulle armi (art. 41 Tulps) personale della Squadra Mobile diretta da Renato Cortese ha tratto in arresto in flagranza di reato Fabio Cilione, reggino di 35 anni, domiciliato ad Archi Cep, commerciante, per i reati di detenzione illegale di munizioni e di arma da fuoco di provenienza illecita, ricettazione e furto di energia elettrica.
In particolare, il personale operante dapprima ha operato una perquisizione presso l’esercizio commerciale denominato “Coffe Club”, sito in Via Santa Caterina nr.14/H, nella titolarità del Cilione e di suo fratello, con esito negativo. Successivamente, la perquisizione è stata estesa all’abitazione dell’arrestato, dove all’interno della camera da letto dei bambini, sull’estremità superiore dell’armadio, è stata rinvenuta un borsa contenente:

Nel proseguo delle operazioni, all’interno della camera da letto matrimoniale, in una cassaforte a muro installata nella cabina armadio, è stata rinvenuta la somma di 50 mila euro in denaro contante di vario taglio, somma di cui il Cilione non ha fornito certezza e contezza della provenienza. Tutto quanto è stato sequestrato dal personale operante e dai successivi accertamenti è emerso, altresì, che il revolver era di provenienza illecita, in quanto provento di rapina a mano armata in abitazione, perpetrata in data 26 maggio 2009 in città. Nel corso della perquisizione domiciliare gli operatori hanno notato, inoltre, delle anomalie al contatore dell’energia elettrica installato presso l’abitazione e, con il successivo ausilio di personale tecnico della società Enel, si è constatato anche il reato di furto di energia elettrica.
Fabio Cilione è soggetto già noto alla Squadra Mobile, in quanto pluripregiudicato, già tratto in arresto nel ’99 per associazione mafiosa; nel 2006 è stato nuovamente tratto in arresto per i reati di detenzione abusiva di arma clandestina, nello specifico di pistola Beretta cal.6,35 con matricola abrasa, e di danneggiamento, in concorso, a mezzo di colpi di arma da fuoco esplosi con la predetta arma; nel 2007 è stato denunciato in stato di libertà alla locale Procura Distrettuale Antimafia per concorso aggravato nel reato di favoreggiamento personale, per avere favorito, unitamente ad altre 11 persone, la latitanza di Paolo Polimeni cl’60, noto con l’alias “Lucifero”, quest’ultimo inserito nell’ambito della cosca Tegano e di recente tratto in arresto a conclusione dell’operazione “Archi” condotta sempre dalla Squadra Mobile.
Cilione, dopo le formalità di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale.

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