Catanzaro. Di seguito una nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa.
Le segreterie regionali Filt, Fit, Uilt, Ugl, Fast, Orsa, manifestano la loro piena soddisfazione per la grande, partecipata e riuscita protesta della categoria dei ferrovieri calabresi presso la sede del Gruppo FS e del Ministero dei Trasporti a Roma e per la forte adesione dei lavoratori allo sciopero regionale di 8 ore nella giornata dell’8 giugno (90% scioperanti), malgrado ancora una volta, l’impresa FS, violando la Costituzione sul diritto allo sciopero dei lavoratori, abbia inviato personale di macchina e bordo del compartimento di Napoli. Nei loro confronti va il totale disprezzo di tutto il sindacato calabrese, ma soprattutto, di tutti i ferrovieri calabresi. Una manifestazione che ha visto protagonisti le segreterie regionali e centinaia di ferrovieri che hanno espresso civilmente, ma con forza, la loro indignazione e la loro rabbia per le costanti e scellerate decisioni del Gruppo FS, che tagliano l’intera Calabria da un contesto di mobilità da e verso il centro ed il nord del Paese e, contestualmente, fanno venir meno il sistema ferroviario calabrese di lunga percorrenza e di trasporto pubblico locale, nonché di attività pregiate e di prospettiva, quale il nuovo sistema di circolazione dei treni, sia sulla tratta tirrenica che su quella jonica (Posto centrale di telecomando), con decisioni e logiche non certo aziendali, ma di puro interesse politico verso precisi territori. La manifestazione ha avuto il suo apice con la pressante richiesta di convocazione al vertice del Gruppo FS da parte del movimento sindacale unitario e la immediata, quanto opportuna, convocazione da parte del direttore generale del Gruppo FS, Domenico Braccialarghe. I segretari generali e regionali di Filt, Fit, Uilt, Ugl, Fast, Orsa hanno con determinazione fatto emergere e contestato tutte le attuali e già preventivate scelte strategiche aziendali che, se messe in atto, non solo isolerebbero la Calabria dal contesto Paese, ma determinerebbero un taglio netto di produzione ferroviaria che avrebbe quale conseguenza la perdita di centinaia di posti di lavoro, che verrebbero cancellati tout court. Il sindacato calabrese ha già anticipato che al tavolo del negoziato si presenterà con una proposta di nuova programmazione, sia dei servizi ferroviari sia delle strutture produttive legate alle attività complessive del sistema ferroviario calabrese. La riunione con il direttore generale ha determinato quale primo importante momento il riconoscimento del ruolo e dell’importanza del sindacato calabrese, capace di esprimere non solo protesta, ma proposte e progetti concreti e, cosa più importante, ha sancito l’impegno del Gruppo FS, attraverso il suo direttore generale, dell’apertura di un tavolo negoziale sulla Calabria che si terrà entro l’ultima settimana del mese di giugno a Reggio Calabria. Il tavolo negoziale avrà il compito di porre le basi per un possibile accordo complessivo su un nuovo e più efficiente sistema dei trasporti e dei servizi ferroviari in Calabria, passando naturalmente per una organizzazione del lavoro che possa dare slancio e più capacità produttiva al rilancio delle attività ferroviarie. Un risultato ancora più importante è stato raggiunto con l’incontro avuto, sempre a Roma, con il sottosegretario ai Trasporti ed Infrastrutture Aurelio Misiti, il quale, davanti alla cruda e drammatica realtà espressa dalle segreterie regionali su quanto accade in Calabria rispetto alle scelte del Gruppo FS, ha dato la propria piena e totale disponibilità ad un ulteriore ed immediato dialogo con il Ministero dei Trasporti. Un dialogo costante e concreto per costruire un forte e nuovo sistema di mobilità ferroviaria, accompagnato da una modernizzazione delle infrastrutture trasportistiche nella nostra regione, utilizzando tutte le risorse finanziarie nazionali e comunitarie disponibili. Naturalmente le segreterie regionali di Filt, Fit, Uilt,Ugl, Fast, Orsa, terranno alto il livello di mobilitazione della categoria, memori di certe esperienze passate non certo positive ed ancora una volta colgono l’occasione per rilanciare l’ennesimo appello alle istituzioni ed alla politica calabrese affinché assumano le giuste responsabilità che il mandato assegnato loro dai cittadini impone.