Bagnara Calabra (Reggio Calabria). Nella prima mattinata odierna, personale del Commissariato di Palmi, diretto dal vice questore aggiunto Fabio Catalano, unitamente a personale del Commissariato di Villa San Giovanni, diretto dal vice questore aggiunto Gregorio Marchese, nell’ambito di alcuni servizi di prevenzione e repressione dei reati in materia di armi ed esplosivi, ha effettuato una perquisizione domiciliare ex art. 41 Tulps nei confronti di Vincenzo Buda, 51enne residente a Bagnara nella frazione Pellegrina, con precedenti di polizia. La perquisizione presso l’abitazione, sebbene inizialmente ha dato esito negativo riguardo alla ricerca di armi o esplosivi, ha consentito però di accertare l’abusivo allacciamento alla rete di fornitura elettrica da parte dell’uomo.
Le operazioni di ricerca sono state poi estese a un podere, ubicato in località Quartararo, nella disponibilità del Buda, dove, celato tra alcuni rovi che ricoprivano il tetto di un manufatto lì ubicato, è stato rinvenuto un involucro, ben confezionato, del peso di 1 kg. circa, da cui fuoriusciva una miccia. Il successivo esame effettuato sul contenuto dell’involucro dall’artificiere antisabotaggio del XII Reparto Mobile, fatto intervenire sul posto, ha permesso di accertare che si tratta di polvere pirica. L’ordigno è stato pertanto sequestrato e il Buda dichiarato in stato di arresto per “detenzione di materiale esplodente” e “furto aggravato” e associato alla casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione della competente autorità giudiziaria. Ulteriori indagini sono in corso per stabilire se l’ordigno sequestrato sia dello stesso tipo di quelli utilizzati in alcuni recenti attentati dinamitardi verificatisi nella zona di Bagnara.
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