Cosenza. Presentato il programma di NonfermArti

Cosenza. Centodieci artisti, ospiti di rilievo internazionale e una serie di gustose anteprime. È stato presentato ieri pomeriggio il programma di NonfermArti: 24 ore di insonnia creativa, festival organizzato dalle associazioni “Attori in Corso” e “Spazio99”, in collaborazione con i “Teatri Calabresi Associati”. Il festival aprirà i battenti al Complesso Monumentale di Sant’Agostino – Museo dei Brettii e degli Enotri il prossimo 18 giugno alle 18.30 e andrà avanti per 24 ore, proponendo, senza alcuna interruzione, una sequenza serrata di performance, mostre, installazioni, letture e proiezioni. Alla conferenza stampa sono intervenuti Francesca Manna, direttore organizzativo del festival; Fabio Vincenzi per i Teatri Calabresi Associati; Valentina Blasi, direttore della sezione Fotografia; Rosa Elena Celestino, una dei responsabili del workshop connesso all’evento e finalizzato all’allestimento scenotecnico dello spazio espositivo e performativo. In sala erano inoltre presenti i referenti per le differenti aree artistiche ospitate dalla manifestazione: musica, danza, teatro, scrittura creativa, pittura, scultura, grafica, fumetti, video, artigianato. Una lunga maratona di arte, un viaggio attraverso le molteplici declinazioni della creatività. “L’iniziativa – ha spiegato Francesca Manna – aspira ad accogliere idee, lavori, performance. Abbiamo costruito un programma che va dalla musica classica alle installazioni, invitando i creativi di tutt’Italia a proporre le loro opere. Hanno aderito in tantissimi e con grande entusiasmo”. Al festival, oltre agli artisti inseriti in programma – tra questi tre fotografi provenienti dalla Russia – parteciperanno anche diversi ospiti: l’attore Lorenzo Gleijeses, il regista Alvaro Piccardi, Antonio Pio Fini dalla Martha Graham School di New York, Mariafrancesca Garritano, danzatrice solista alla Scala di Milano. “Questo festival – ha detto Fabio Vincenzi commentando il programma dell’iniziativa – è testimonianza di fermento culturale e di vitalità artistica”. Alla manifestazione è stato poi affiancato un workshop che ha visto architetti e scenografi impegnati nella definizione degli allestimenti. “Abbiamo cercato – ha spiegato a tal proposito Rosa Elena Celestino – di sfruttare e lavorare sui contrasti: antico e contemporaneo, scuro e chiaro, in accordo al tema del festival, Il doppio”. Infine, Valentina Blasi ha ripercorso le tappe che hanno condotto alla realizzazione dall’iniziativa, sottolineando come il festival “sia nato dal basso e tenga insieme artisti provenienti da percorsi ed esperienze assai diverse”.

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