Roma. All’alba di oggi i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone accusate del reato di intestazione fittizia dei beni con l’aggravante delle finalità mafiose. Nell’ambito della medesima operazione, sono state effettuate 17 perquisizioni nei riguardi di altrettanti soggetti iscritti nel registro degli indagati. L’inchiesta, condotta dalla Procura distrettuale antimafia di Roma, ha messo nel mirino gli interessi nella Capitale del clan Alvaro, di Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria. Oggetto del lavoro investigativo dei carabinieri del Ros è, infatti, l’acquisizione, tramite capitali illecitamente conseguiti, di attività commerciali, due delle quali sono state sottoposte a sequestro preventivo. Il loro valore ammonta complessivamente ad una cifra che supera i due milioni di euro. L’inchiesta ha messo in evidenza: “L’elevato livello di penetrazione raggiunto dalla cosca nel tessuto economico capitolino ed è stata ricostruita l’intera rete dei prestanome utilizzati per aggirare le possibili iniziative giudiziarie sul fronte patrimoniale”.