Villa San Giovani (Reggio Calabria). Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, Adriana Trapani, ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed eseguito lo scorso 10 giugno, emettendo il decreto di sequestro di tutta l’area demaniale marittima occupata illecitamente dallo stabilimento balneare “Bandafalò”. L’attività rientra nell’ampio monitoraggio del demanio marittimo avviato lungo le coste della Calabria dal mese di ottobre 2009 dalla direzione marittima. Più nello specifico, per il caso dello stabilimento “Bandafalò”, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, a seguito di apposita indagine, avrebbe accertato l’illegittimità dell’autorizzazione rilasciata all’associazione dal Comune di Villa San Giovanni per 483 metri quadri di area demaniale marittima, così come richiesto dall’associazione, mentre nell’esecuzione del provvedimento d’urgenza la Guardia Costiera avrebbe appurato che l’associazione in realtà occupava nel complesso 1.170 metri quadri di spiaggia. Dalle verifiche tecniche e dagli approfondimenti giudiziari, sarebbe emerso, infatti, che 687 metri quadri di area demaniale marittima era detenuta totalmente in assenza di titolo concessorio, mentre i restanti 483 metri quadri, oggetto di richiesta dell’associazione, erano occupati avvalendosi di un’autorizzazione del Comune di Villa San Giovanni da ritenersi illegittima. La Guardia Costiera continuerà nei prossimi giorni le attività di controllo lungo i litorali nella fascia del demanio marittimo, interessando anche gli ambiti portuali, nonché il settore della depurazione in vista della stagione estiva, sotto la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.