Caso Fallara e conti in rosso del Comune: gli investigatori fiutano la pista maltese dei casinò

Reggio Calabria. Rosso o nero. Lecito o illecito. Difficile, come indovinare su quale numero si fermerà la pallina di una roulette. Nell’indagine del cosiddetto “caso Fallara”, dal nome della dirigente comunale del settore finanze e tributi, Orsola Fallara, morta suicida, un’informativa delle forze dell’ordine già consegnata ai magistrati della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, cui spetta coordinare le indagini e quindi vagliare il materiale investigativo raccolto, imbocca una pista che, se confermata, aggiungerebbe il pathos degli intrighi internazionali al già complicato caso del suicidio della giovane dirigente. A darne notizia, nell’edizione di oggi, è il quotidiano Calabria Ora, che con un articolo a firma del collega Consolato Minniti rivela i contorni della pista “maltese”, e già per domani in edicola sempre sulle colonne di Calabria Ora si attendono nuovi sviluppi sull’indagine.
Il filone investigativo, che lo stesso ottimo collega Minniti avverte essere ancora allo stato “embrionale” e al momento non vede nessuno formalmente indagato, mira ad approfondire l’ipotesi che denaro proveniente indirettamente dalle casse comunali di Reggio Calabria abbia spiccato il volo verso Malta, per essere ripulito all’interno dei casinò del capoluogo anglosassone ed essere reinvestito sulla stessa isola. Una meta, quella maltese, quasi scontata, vista la facilità di collegamento tra la punta dello Stivale e l’isola, resa possibile da un accordo dell’allora amministrazione comunale con la presenza all’aeroporto “Tito Minniti” della compagnia di bandiera Air Malta, nell’ambito del progetto “Passaporto per l’Europa”, che favorisce i giovani reggini nello studio della lingua inglese. Il progetto ha realmente prodotto un’intensificazione dei rapporti tra le due realtà del Mediterraneo, e secondo gli investigatori potrebbero però essersi intensificate anche le attività di riciclaggio, slegate comunque da legami con la grande criminalità organizzata. Grazie alla compiacenza di qualche basista al tavolo verde, i soldi provenienti dalla Calabria sarebbero magicamente risultati vincita al casinò, e in tal modo ripuliti e reinvestiti nelle attività finanziarie dell’isola. Al vaglio degli inquirenti vi sono quindi le attività finanziarie e immobiliari, l’acquisizione di quote in alberghi e di quote nella stessa compagnia aerea Air Malta. Attività lecite o illecite, è la domanda cui l’indagine deve dare una risposta, così come l’attività degli investigatori tenta al contempo di ricostruire la legittimità o meno delle somme utilizzate originariamente per gli investimenti stessi. Rosso o nero. “Fait voitre jeux”, direbbero al casinò.

Fabio Papalia

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