Roccella Jonica (Reggio Calabria). Nella mattinata di giovedì sono scattate le manette nei confronti di Vincenzo Simonetti classe 1951, Antonio Marulla classe 1965 (entrambi di Stilo) e di Pietro Domenico Zucco classe 1957 di Riace e sono state sequestrate due aziende operanti nel settore del movimento terra e calcestruzzo (attività di primario interesse per le cosche mafiose) appartenenti alla cosca Ruga–Metastasio. Altre due persone sono state denunciate a piede libero. E’ questo il risultato di una brillante operazione compiuta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Roccella Jonica al termine di una complessa e articolata attività di indagine, svolta interamente di iniziativa e senza l’ausilio di indagini tecniche ma avvalendosi solo ed esclusivamente dell’acume investigativo e della professionalità del personale impiegato.
Il servizio è scaturito da una verifica specifica per il contrasto al lavoro nero eseguita nei confronti della “Euroservizi Ma.Gi.Ca. a r.l.” P.I. 02264630795, con sede in Stilo, località Salesi, nel corso dell’anno 2006. La società cooperativa risultava affidataria di beni confiscati alla ditta individuale Scavical di Maria Luisa Guarna con provvedimento del Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria. La Scavical era stata confiscata perché di fatto gestita da Vincenzo Simonetti, soggetto ritenuto affiliato alla cosca Ruga-Metastasio.
In sede di accesso, nel corso delle operazioni di identificazione dei dipendenti, è stata rilevata, tra l’altro, proprio la presenza di Vincenzo Simonetti, il quale per giustificare la propria presenza presso lo stabilimento della Coop. Euroservizi Ma.Gi.Ca ha esibito una scrittura privata di consulenza stipulata in data 02.01.2000 con il rappresentante legale della cooperativa verificata, Pietro Domenico Zucco.
Le indagini, quindi, si sono indirizzate nei confronti del Simonetti al fine di accertare il reale ruolo da egli rivestito all’interno della Coop. Ma.Gi.Ca.
Sono state perciò avviate due verifiche fiscali rispettivamente nei confronti dello stesso Simonetti, in quanto risultava titolare della omonima ditta individuale con sede amministrativa in Stilo (coincidente tra l’altro, con quella della medesima cooperativa) e nei confronti della Coop. Euroservizi Ma.Gi.Ca.
Nell’ambito degli accessi eseguiti in dipendenza delle tre verifiche effettuate, è stata acquisita una notevole mole di documentazione contabile ed extracontabile, la cui disamina ha posto in risalto una situazione del tutto particolare.
In sintesi:
- è stata dimostrata la fittizietà del rapporto di lavoro autonomo prestato dal Simonetti, in quanto con la stipula della scrittura privata del 02.01.2000, il Simonetti ha, di fatto, potuto continuare a gestire e dirigere l’impianto di produzione di calcestruzzo ed estrazione di inerti con la compiacenza del Presidente della Euroservizi Ma.Gi.Ca. S.c.a.r.l. il quale, con la dichiarazione scritta del 23.06.2004 “ufficializzava” il suo ritorno;
- è stato appurato che il Simonetti per l’acquisto, a titolo personale, di vari macchinari regolava i relativi pagamenti con assegni tratti sul c/c della S.c.ar.l. Euroservizi Ma.Gi.Ca.;
- a sua volta, la S.c.ar.l. EUROSERVIZI MA.GI.CA., al fine di onorare i debiti contratti con vari fornitori, utilizzava quali mezzi di pagamento sia assegni che numerose tratte cambiarie tratti e/appoggiate sul c/c personale di Simonetti;
- è stato rilevato che il Simonetti aveva la materiale disponibilità degli assegni della Coop. MAGICA i quali erano solo firmati dal legale rappresentante ma compilati in ogni restante parte (compresa la cifra) dal Simonetti;
- gli stessi operai della Euroservizi Ma.Gi.Ca. venivano pagati con assegni circolari richiesti e successivamente girati da Vincenzo Simonetti.
Il complesso degli elementi raccolti ha consentito di confermare il ruolo di Simonetti all’interno della Euroservizi Ma.Gi.Ca. (affittuaria e utilizzatrice del patrimonio aziendale della ditta Scavical di Maria Luisa Guarna già sequestrata e confiscata al Simonetti) che è certamente di gestore titolare e non certo di semplice consulente amministrativo, sicché egli tornava a rimpossessarsi dei beni, strumenti e rapporti che l’intervento dell’Amministrazione Giudiziaria imposta attraverso l’imposizione del sequestro e della misura di prevenzione gli aveva legalmente sottratto in forza del primigenio decreto di applicazione della misura di prevenzione personale e della misura di sicurezza patrimoniale.
In questo contesto di chiarissima elusione della normativa di prevenzione ad opera del Simonetti e con la compiacenza di Pietro Domenico Zucco, Legale Rappresentante della Coop. Ma.Gi.Ca., si inseriscono ulteriori evoluzioni sociali di quest’ultima compagine sociale, sempre volte a mistificare il dato dell’effettiva titolarità e in linea con il progetto criminoso in corso, e in particolare, si allude alla commistione delle sorti di Euroservizi Ma.Gi.Ca., con la TRE ESSE S.r.l. (amministratore unico Antonio Marulla), avente identico oggetto sociale di quello della Scavical di Maria Luisa Guarna nonché la stessa sede.
E’ stata perciò iniziata un’ulteriore verifica fiscale che ha consentito di ricondurre ulteriormente la proprietà sostanziale e la gestione al Simonetti, il quale risultava sempre presente nella sede delle imprese, veniva indicato in tutti i documenti commerciali quale referente responsabile delle imprese e soggetto che dirigeva i rapporti commerciali con i fornitori, risultava assunto con contratto quale consulente tecnico amministrativo, gestiva la parte economica dell’azienda attraverso il completo controllo delle uscite e delle entrate come si rilevava dall’osservazione degli assegni bancari delle ditte a volte compilati e incassati dallo stesso, delle manifestazioni di gratitudine e/o elogio che in più occasioni vengono espresse dai soci e dai dipendenti della cooperativa.
Gli inquirenti sono rimasti colpiti dal fatto che Euroservizi Ma.Gi.Ca. non ha mai pagato il canone di affitto di azienda pattuito, quasi a voler far capire all’esterno che l’attività economica non è colpita di fatto dall’intervenuta confisca e che il proprietario non paga per godere delle sue proprietà.
In definitiva, Vincenzo Simonetti, Pietro Domenico Zucco e Antonio Marulla avrebbero rivestito un ruolo attivo, il primo nella gestione di fatto delle società controllate, gli altri due della titolarità formale finalizzata a interporre una formale barriera all’individuazione dei reali attori della vicenda. Tale considerazione per gli investigatori vale ancora di più per Antonio Marulla, soggetto formalmente incensurato che ben si presta a rivestire questo ruolo formale strumentale al progetto criminoso (già vice presidente della Euroservizi Ma.Gi.Ca. e amministratore unico della TRE ESSE.
Il ricorso ai prestanome, per il Simonetti, ha rappresentato e rappresenta a tutt’oggi una scelta operativa necessaria visto il suo costante coinvolgimento in vicende di criminalità organizzata, tenuto conto che, della sua affiliazione alla cosca Ruga vi è traccia sicura rappresentata non solo dagli organi di polizia, ma anche soprattutto dalla condanna inflittagli dal Tribunale di Locri nel 1985 e 1996 sempre per partecipazione ad associazione di stampo mafioso.
Gli elementi di prova raccolta sono stati condivisi in pieno dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, Sara Ombra, che ha inoltrato apposita richiesta al Gip Cinzia Barillà, la quale ha emesso l’ordinanza che ha disposto le misure cautelari personali e patrimoniali contestando i reati di cui agli art. 12 quinquies D.L. 306/92 con le aggravanti di cui all’art. 7 della L. 203/91 e degli artt. 110 e 81 C.P..
A tal proposito occorre riportare testualmente quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere redatta dal predetto GIP: “E’ evidente che ciò che era uscito per la porta torna dalla finestra (o meglio dal portone d’ingresso)”.
I beni sequestrati ammontano a circa un milione di euro. I beni immobili delle due società, infatti, sono costituiti da quattro autocarri, cinque autobetoniere, un escavatore, tre motopale, un autocarro a pompa gli uffici amministrativi, il terreno, due silos, un impianto di frantumazione, un impianto di “squadra blocchi”, una pesa, un gruppo elettrogeno ed un sollevatore.