Il procuratore aggiunto della Dna Alberto Cisterna indagato a Reggio per corruzione in atti giudiziari

Reggio Calabria. Il procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, Alberto Cisterna, è indagato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per corruzione in atti giudiziari. La notizia, riportata dal Corriere della Sera è stata confermata all’Ansa dal procuratore Giuseppe Pignatone, il quale non ha aggiunto altri particolari. L’iscrizione del magistrato tra gli indagati, ad ogni modo, è un atto dovuto dopo le dichiarazioni accusatorie del pentito Antonino Lo Giudice (che si è autoaccusato delle bombe alla magistratura reggina), il quale sempre secondo Corsera ha raccontato che il fratello Luciano Lo Giudice, avrebbe interessato, con esito positivo, il magistrato Cisterna per ottenere la scarcerazione di un altro loro fratello, Maurizio, anch’egli collaboratore di giustizia.

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