Motta San Giovanni (Reggio Calabria). In linea con l’ultimo rapporto ISTAT, anche nel Comune di Motta San Giovanni gli ultra 65enni rappresentato il 20% della popolazione residente, con tendenza in aumento nei prossimi anni. Partendo dall’analisi dei bisogni, l’Ente avviò nei mesi scorsi una manifestazione d’interesse a cui risposero trenta famiglie, ovvero gran parte di coloro che vivono un profondo stato di difficoltà e talvolta anche di isolamento. Una vera emergenza che vede scendere in campo il Comune di Motta San Giovanni con un progetto di Assistenza Domiciliare di base, rivolto ad anziani, disabili, inabili e non autosufficienti. Ma il progetto, oltre che rispondere ad una domanda di bisogno di una fascia purtroppo sempre più ampia, intende promuovere e sostenere l’inserimento lavorativo di donne inoccupate o disoccupate del Comune di Motta San Giovanni. Le sedici operatrici che verranno impiegate per sei mesi nel progetto di assistenza domiciliare di base nei confronti di soggetti anziani e/o in condizioni di non autosufficienza, saranno selezionate tra le donne disoccupate o inoccupate, che vivono in situazione di disagio socio-economico e che risiedono nel Comune di Motta San Giovanni. Ad ogni operatrice verrà assegnata una borsa lavoro, della durata di sei mesi, con sei ore lavorative al giorno per tre giorni a settimana e rappresenta sia un sostegno all’inserimento lavorativo di donne disoccupate ed a rischio di esclusione sociale ed economica, che un’opportunità di crescita professionale e personale, che consentirà ai beneficiari di migliorare il loro percorso formativo. Scopo centrale dell’intervento è rilanciare la cultura della domiciliarità attraverso il modello: “A casa è meglio”. Il modello parte dall’assunto fondamentale secondo cui la qualità della vita della persone anziane è legata strettamente alla propria casa – il loro spazio della memoria – e alla sensazione di avere qualcuno che presti loro attenzioni. In tal modo si permette alla persona anziana o non autosufficiente di non lasciare il proprio ambiente familiare, ritardando il processo di isolamento e di perdita dell’autosufficienza. Nelle visite a domicilio, più o meno frequenti a seconda del bisogno, si aiuta l’anziano o il non autosufficiente nei problemi di vita quotidiana, nella cura della persona e a mantenere significative relazioni sociali e affettive. Il sindaco Paolo Laganà mette in risalto le positive finalità dell’iniziativa comunale, rivolta prevalentemente a settori della società spesso trascurati da egoismi e pregiudizi e segnala la positiva azione amministrativa che ancora una volta pone il Comune di Motta San Giovanni tra gli enti a più alta sensibilità sociale. Il progetto è finanziato dalla Regione Calabria che con apposita delibera di Giunta n. 911 del 24/11/2008 ha approvato il “ Piano Regionale di Interventi e Servizi Socio Assistenziali in favore delle famiglie calabresi”.
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