Rimodulato il piano di controllo coordinato del territorio: la collina ai Carabinieri

Reggio Calabria. Con una Stazione dell’Arma quasi ovunque vi sia un agglomerato urbano, i Carabinieri vigileranno in esclusiva su tutta la zona collinare e preaspromontana della città. Questa la più significativa novità della nuova rimodulazione del piano di controllo coordinato del territorio, annunciato ieri mattina dal prefetto Luigi Varratta al termine di un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica “allargato”, che oltre alla presenza delle principali forze di polizia, ha visto la partecipazione anche del sindaco Demi Arena, del presidente della provincia Giuseppe Raffa, del comandante del Corpo Forestale dello stato e della Polizia provinciale.
Il comitato ha approvato il nuovo piano di controllo del territorio, rimodulato rispetto a quello esistente, ormai datato 2003. “Finora ha funzionato benissimo – ha sottolineato il prefetto – ma in 8 anni sono mutate le esigenze della sicurezza pubblica, l’andamento dei fenomeni criminosi, l’incremento democratico e le risorse disponibili, per cui è stato calibrato per adeguarlo alle esigenze del territorio reggino”.
Tre le priorità prese in considerazione nella stesura del nuovo piano: accentuare il rapporto di fiducia e collaborazione tra forze di polizia e popolazione, rendere più visibile la presenza delle forze di polizia in modo da dare ai cittadini una maggiore percezione di sicurezza, dare la possibilità agli operatori di polizia di acquisire notizie utili che poi possano essere utilizzate per l’attività investigativa.
Se nel vecchio piano la città era suddivisa in 7 zone, cinque di competenza delle Volanti della Polizia, e 2 della Radiomobile dei Carabinieri, da oggi cambia parecchio. La città infatti viene suddivisa in 3 zone, nord centro e sud, che vanno da Catona al Ponte della Libertà, e da qui fino al Calopinace, per poi terminare a Pellaro. Queste tre zone saranno suddivise giornalmente secondo il rapporto 2 a 1 tra Polizia e Carabinieri, due zone alle Pantere, una alle Gazzelle. Ogni giorno si rimescola la competenza delle zone, in modo da far sì che le due forze di polizia continuino a maturare la conoscenza dell’intero territorio cittadino.
La vera novità però è la quarta zona, quella collinare, che nella città di Reggio abbraccia tantissime frazioni fino alle pendici dell’Aspromonte. Questa quarta zona, d’ora innanzi, sarà di esclusiva competenza dell’Arma dei Carabinieri, che provvederà alla vigilanza tramite i militari già di stanza nelle tantissime Stazioni disseminate in quei territori. Una scelta davvero azzeccata questa, che finalmente ci consente di applaudire al buon senso e al pragmatismo dell’amministrazione dello Stato. Era poco comprensibile, infatti, che prima d’ora una pattuglia nella parte alta della città, ad esempio in via Reggio Campi, dovesse precipitarsi a sirena spiegata verso Ortì o Podargoni, zone già presidiate da una Stazione Carabinieri, lasciando invece sguarnita la città. I militari della Benemerita, invece, già presenti sul posto, sapranno svolgere egregiamente il nuovo delicato incarico. Ovviamente, come ha sottolineato il prefetto, ciò non toglie che anche nella zona collinare periodicamente saranno disposti dal Questore dei controlli straordinari che vedranno impegnate congiuntamente tutte le forze di polizia.
Tornando alla città, vi sarà (almeno questa è la promessa nda) uno scambio informativo tra le varie forze di polizia (quindi tra Carabinieri e Polizia), che avverrà quotidianamente tra le sale operative, più un briefing settimanale.
Nello spiegare la soluzione adottata, il prefetto Varratta ha ricordato che la zona più a rischio è proprio quella del centro cittadino, da Catona fino a Bocale corrono 37 km, dove è più presente la fenomenologia criminosa, dove insistono quasi tutti gli obiettivi sensibili.
In ogni caso Carabinieri e Polizia non saranno soli: queste due saranno affiancate dalle altre forze di polizia, a cominciare dalla Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia municipale e provinciale, e varie specialità, tutti questi soggetti concorreranno, chi più chi meno, all’attuazione del piano.
In particolare, i vigili urbani garantiranno nell’intero arco delle 24 ore, il servizio di rilevazione degli incidenti stradali. Un servizio a lungo invocato dai cittadini, e dalle stesse forze di polizia, che saranno più libere di vigilare sulla sicurezza di tutti.

Fabio Papalia

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