Valencia (Spagna). Dovevano perdere un po’ dello smalto in qualifica con la mappatura “unica” tra prove e gara. Alla fine chi si aspettava rivoluzioni nei rapporti di forza sul giro singolo, più che agganciare le proprie speranza sulla mappatura può dedicarsi alla ricerca della mappa, magari del tesoro. Sono ancora davanti a tutti le Red Bull, con Vettel che mette sul piatto un tempo mostruoso, unico a scendere sotto l’1’37’’, fermando il cronometro su 1’36’’975. Alle sue spalle si piazza Mark Webber, che è riuscito a migliorare il primo tentativo della Q3 al secondo giro, mentre tutti gli altri abortivano il tentativo di assaltare il feudo di Herr Vettel. Terza piazza per Lewis Hamilton che, a sorpresa dopo le difficoltà mostrate sul passo gara al venerdì, è riuscito a mettersi dietro Fernando Alonso, quarto a mezzo secondo di distacco dalla pole.
Sembrava che il circuito di Valencia potesse suddividersi in settori favorevoli e contrari, in una ricerca disperata di equilibrio per mettere sale sulle qualifiche, ma alla fine le Red Bull hanno fatto bottino pieno ovunque, segnando la grande differenza nel terzo settore, come era prevedibile. Inoltre la facilità nel fare il tempo al primo giro fuori dai box ha permesso a Vettel di risparmiare rispetto a Webber due set di gomme morbide, che domani in gara garantiranno le migliori prestazioni e avvantaggeranno quanti, oggi, ne han tenuto da parte qualche treno. Chance che non avrà Felipe Massa, costretto insieme a Webber, Schumacher, Rosberg a utilizzare un treno già nella Q1 per evitare spiacevoli sorprese, dettate dalla differenza di oltre 1”5 nella prestazione sul giro tra le due mescole.
Se non accadrà nulla alle prime curve domani in gara, lo spettro di un’altra edizione da noia biblica è concreto, perché Valencia va bene per l’America’s Cup, va bene per l’architettura di Calatrava, ma per sorpassare e azzardare spettacolo con una Formula 1 sembra proprio non sia il posto giusto.
Q2
Nella seconda eliminatoria andavano fuori Petrov, Di Resta, Barrichello, Kobayashi, Maldonado, Perez e Buemi. Quindici minuti caratterizzati dalla bandiera rossa esposta quando ne mancavano otto alla fine, a causa della Williams di Maldonado ferma in mezzo alla pista in posizione pericolosa, dopo problemi al cambio. In testa marcava il miglior tempo Vettel, con gomme morbide, che realizzava 1’37”3 davanti a Hamilton (+0”.4), Button, Alonso (+0”.6). Con un colpo di reni si qualificava in Q3 Adrian Sutil, negli ultimi secondi davanti alla Lotus Renault di Petrov.
Q1
Prima eliminatoria che non restituiva sorprese, con le esclusioni di Alguersuari, Kovalainen, Trulli, Glock, Liuzzi, D’Ambrosio, Karthikeyan. Semmai era Webber a restare nelle zone basse della graduatoria con un tempo a rischio eliminazione, realizzato con gomme dure, che lo ha costretto a montare il primo treno di gomme morbide per risalire posizioni e mettersi al riparo dall’eliminazione clamorosa. Anche Massa e le due Mercedes sprecavano un treno di morbide per realizzare un tempo di sicurezza. La temperatura in pista ha accolto i piloti con l’asfalto a 44 ° C, molto più caldo rispetto alla giornata di venerdì. Un solo giro con gomme dure per Vettel, subito in testa prima che Massa lo scavalcasse nella fase finale.
Fabiano Polimeni
Top ten
Vettel | Red Bull | 1’36’’975 |
Webber | Red Bull | 1’37’’132 |
Hamilton | McLaren | 1’37’’380 |
Alonso | Ferrari | 1’37’’454 |
Massa | Ferrari | 1’37’’535 |
Button | McLaren | 1’37’’645 |
Rosberg | Mercedes | 1’38’’231 |
Schumacher | Mercedes | 1’38’’240 |
Heidfeld | Lotus Renault | |
Sutil | Force India |