Catanzaro. “E’ assai singolare che ben otto consiglieri regionali intervengano su una materia cosi complessa e delicata quale quella dell’acqua insinuando addirittura che l’esito del referendum comporterebbe la chiusura di Sorical”. Lo afferma in una nota il coordinamento regionale del Pdl. “Com’è noto, invece -prosegue il Pdl — il referendum riguarda le competenze degli ambiti territoriali ottimali, che in Calabria, purtroppo, non hanno mai raggiunto una stabilità effettiva. L’attacco dei consiglieri di opposizione alla delibera 71 della Giunta Regionale – continua il Pdl – è un attacco ai Comuni calabresi che, in assenza delle operazioni previste dalla delibera, stentano a sostenere i costi per il servizio idrico integrato.
Invece che plaudire all’attivismo di una Giunta Scopelliti che rimedia al colpevole silenzio dell’esecutivo Loiero venendo incontro sensibilmente alle esigenze dei Comuni – continua ancora il Pdl – parte dell’opposizione va all’attacco esibendo cifre assurde e inveritiere sulle tariffe. Non è vero che l’aumento delle tariffe è stato pari al 30% – si legge nella nota al Pdl – ma ad una percentuale vicina alla metà, a fronte di investimenti complessivi per circa 100 milioni di euro. La tariffa calabrese rimane una delle piu basse d’Italia – conclude il Pdl – inferiore a quella praticata da Regioni “progressiste” come la Puglia e la Basilicata: ci auguriamo che la parte più responsabile dell’opposizione prenda le distanze da interventi demagogici e inappropriati come quello pubblicato stamani: nemmeno l’intervento di oggi del compagno Vendola sul Corriere e l’aumento del 7% sulle tariffe dell’acqua in Puglia è servito i militanti calabresi per capire l’entità del problema”.
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