Reggio Calabria. Aveva già una gamba e il busto oltre il parapetto, sul vuoto, al terzo e ultimo piano dell’Hospice di via delle Stelle. Una donna di 49 anni, M.R.Z., ha tentato il suicidio a causa del licenziamento che la riguarda insieme a tanti altri dipendenti. Con il contratto in scadenza il 4 luglio, senza percepire dagli Enti preposti i rimborsi dovuti, la struttura dell’Hospice, eccellenza tutta reggina, è costretta a sforbiciare il proprio personale. Una lenta agonia per l’Hospice, proprio come i pazienti che così amorevolmente accompagna all’inizio di un nuovo viaggio. La donna, esasperata per il licenziamento, è salita sulla terrazza al terzo piano della struttura ubicata a Modena, e ha minacciato il suicidio. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Pizzonia. Gli agenti non hanno perso tempo, quando hanno visto che la donna stava per mettere in pratica il proposito suicida, si sono precipitati in terrazza e l’hanno letteralmente strappata dal vuoto tirandola per la schiena. Grazie alla loro prontezza d’animo è stato impedito alla donna di compiere l’irreparabile. Adesso tocca alle istituzioni, impedire l’irreparabile per l’Hospice.
Fabio Papalia