Isola delle Femmine (Palermo). I carabinieri della Compagnia di carini, coordinati dai Procuratori Aggiunti presso il Tribunale di Palermo Dott. Leonardo Agueci e Dott. Maurizio Scalia e dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Amelia Luise, hanno individuato l’uomo che durante l’aggressione perdendo il casco da moto ha lasciato la sua impronta DNA. Al rientro a casa, attorno alle 23, dopo un consiglio comunale, ad attenderlo vi erano due malviventi con i volti coperti da caschi semi-integrali da motociclista che hanno iniziato a colpirlo selvaggiamente con spranghe e bastoni fuggendo subito dopo, forse attesi poco distante da un terzo complice in auto. Molto probabilmente solo grazie al tentativo di reazione e alle grida del sindaco i due si sono dati alla fuga e, in questa circostanza, uno dei due perdeva il casco che veniva rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri. Questa circostanza era stata denunciata da Gaspare Portobello alla locale Compagnia dei Carabinieri di Carini che sin dall’inizio indaga sull’accaduto. Secondo il primo cittadino a muovere la mano degli aggressori potrebbero essere state alcune questioni aperte come l’affidamento di lavori e servizi a favore del comune. I Carabinieri della Compagnia di Carini, che conducono le indagini, avevano già notificato qualche giorno dopo l’aggressione un avviso di garanzia a un uomo di 49 anni, residente nel comune marinaro, che la sera del pestaggio al sindaco avrebbe partecipato al Consiglio Comunale. Ora le ipotesi investigative dei militari dell’Arma sono state suffragate dall’analisi del DNA compiuta dagli esperti del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina. I tecnici dell’Arma hanno operato a partire dalle formazioni pilifere presenti nel casco confrontandolo con la mappa genetica di alcuni sospettati.
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