Regione. Approvata dalla II Commissione la Manovra di assestamento del Bilancio

Reggio Calabria. La seconda Commissione “Bilancio, programmazione economica ed attività produttive”, presieduta dal consigliere Franco Morelli (Pdl) ha approvato a maggioranza, la Manovra di assestamento del Bilancio della Regione per l’Esercizio finanziario 2011 ed il Bilancio pluriennale 2011-2013. La manovra economica ammonta a 209 milioni di euro, di cui 194 milioni destinati a spese di carattere vincolato; gli altri 15,2 milioni sono invece le risorse libere. “Dati questi – come ha spiegato nella sua relazione, l’assessore regionale al ‘Bilancio, Patrimonio e Tributi’, Giacomo Mancini – che esprimono lo strettissimo margine di discrezionalità nell’allocazione delle spese”. Dei 45 emendamenti depositati sono stati discussi solo quelli presentati dai consiglieri di minoranza; gli altri sono stati tutti ritirati. Ecco le cifre più importanti della Manovra. Il documento contabile stabilisce l’aumento degli stanziamenti di competenza per le seguenti voci: Promozione turistica (1 milione 500 mila euro); Arssa (1 milione e 200 mila euro); Spese funzionamento Arcea-Agenzia della Regione Calabria per le erogazioni in Agricoltura (1 milione di euro);  Misure di politiche attive dell’impiego in Calabria (3 milioni 147 mila euro); Politiche regionali per la famiglia (3 milioni di euro); Lavoratori forestali dell’Ex fondo sollievo (4 milioni di euro); Pagamento debiti pregressi dell’Amministrazione regionale (1 milione e 600 mila euro); Stipendi del personale delle Comunità Montane (2 milioni di euro). E’ stato, invece, definanziato il Fondo per le Misure di contrasto alla povertà e di sostegno alle famiglie (meno 10 milioni di euro); diminuite le voci relative al Trasporto gratuito di determinate categorie di cittadini (meno 200 mila euro) e al Diritto allo studio (meno 100 mila euro). “L’Assestamento di Bilancio 2011 – è scritto nella relazione di accompagnamento – rappresenta un’ulteriore occasione per ribadire la necessità di azioni di risanamento strutturale su alcune delle principali voci della spesa di funzionamento dell’Amministrazione regionale e dei diversi soggetti istituzionali (società, enti, aziende ed agenzie) collegati. Fra le azioni programmatiche: l’attuazione di un razionale processo di delegificazione e revisione normativa; la riduzione di numerosissime leggi di spesa attualmente in vigore che non producono alcuna utilità pubblica; il rafforzamento del controllo e dei meccanismi di individuazione delle responsabilità, anche politiche, nella adozione di atti e norme privi della necessaria copertura finanziaria; ancora, una minore ‘pressione’ sulle poche risorse regionali ed una maggiore ‘attenzione’ sulle ben più corpose risorse comunitarie e nazionali”. Nella relazione si parla anche della “necessità di una revisione degli Enti strumentali per la riduzione della spesa. Infine, tra gli obiettivi, l’aumento delle entrate mediante una più efficace azione di controllo e di lotta all’evasione dei tributi nonché attraverso la valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare”.

 

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