Sviluppo dell’aeroporto dello Stretto. Raffa ha incontrato a Roma il presidente dell’Enac Riggio

Reggio Calabria. Lo sviluppo dell’aeroporto dello Stretto continua ad essere una delle priorità dell’agenda politica del presidente della Provincia Giuseppe Raffa. Dopo l’approvazione del bilancio della Sogas e la ricapitalizzazione della S.p.A., adempimento giunto grazie all’azione sinergica degli enti soci, Raffa, questo pomeriggio a Roma, ha incontrato il presidente dell’Enac Vito Riggio. Con il massimo rappresentante dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il presidente della Provincia reggina ha proseguito un discorso avviato subito dopo il suo insediamento alla guida dell’Ente di via Foti. Si è trattato di un incontro proficuo, considerato che i due interlocutori ritengono che lo scalo “Tito Minniti” rappresenti una struttura indispensabile per lo sviluppo socio – economico dell’area metropolitana dello Stretto. Il tutto con la convinzione che occorre intervenire per accorciare le distanze, oggi troppo lunghe, tra Reggio e il suo hinterland con il resto del Paese e l’Europa. Sul vertice non si conoscono particolari, ma l’ottimismo del presidente Raffa lascia intendere che, a breve, potrebbero registrarsi novità in ordine al rilancio dello scalo. La presenza strategica dell’aeroporto fa parte della consapevolezza di Raffa sulle cui recenti iniziative si registra un dinamismo che, mai prima d’ora, aveva caratterizzato i programmi non solo di potenziamento e sviluppo della struttura, ma anche per garantirne la sopravvivenza. “Sono abbastanza soddisfatto – tiene a sottolineare il presidente della Provincia – di come stiano andando le attività propedeutiche per invertire la tendenza di uno scalo nel cui futuro è importante la presenza dei privati. Con il presidente dell’Enac – riferisce Raffa – abbiamo parlato della volontà dei soci di ricapitalizzare la Sogas e di tutte le altre iniziative in cantiere, in prevalenza convergenti, tese a impedire lo scioglimento della società di gestione. C’è la necessità di varare un articolato programma di sviluppo dello scalo di Ravagnese che non potrà, assolutamente, fare a meno della managerialità e di una serie di iniziative valide e attendibili la cui mancanza aggraverebbe l’attuale situazione di crisi e cancellerebbe qualsiasi prospettiva di salvataggio e rilancio”.

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