Interrogazione dei deputati PD: “Come sono stati scelti gli alberghi calabresi in cui ospitare i profughi?”

Roma. I deputati del Partito Democratico, Franco Laratta, Doris Lo Moro e Nicodemo Oliverio hanno presentato un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio dei ministri ed al ministro dell’Interno per chiedere: “Chi, come e perché ha mandato i profughi che giungono sulle coste calabresi in determinati alberghi? Come è stata fatta la scelta? Perché sono stati esclusi i Comuni che hanno aderito al progetto nazionale per l’accoglienza dei rifugiati?”. Come spiegato in una nota, i tre deputati  “hanno chiamato in causa il governo in merito all’ospitalità dei profughi e dei rifugiati in Calabria. Vi sarebbero molti dubbi sulla scelta delle strutture alberghiere. Sui costi dell’operazione. Sui problemi legati all’integrazione, alla multiculturalità e all’accoglienza che avvengono cosi’ in modo molto approssimativo e legato all’emergenza”.”Da qualche tempo – si legge nell’interrogazione – diverse strutture alberghiere della Calabria sono state scelte per ospitare i tanti profughi di guerra che sono giunti in maniera spesso drammatica in terra calabrese. La sistemazione alberghiera potrebbe sembrare una scelta comoda e opportuna per affrontare e risolvere il dramma di tanta gente disperata costretta a scappare dai teatri di guerra, da oppressioni, torture, che riescono a salvarsi giungendo sulle coste italiane. Ma i dubbi sulla scelta operata dalla Protezione Civile sono notevoli. A parte la qualità dell’accoglienza, la multiculturalità, l’integrazione che vengono affrontati alla meno peggio, senza un serio progetto, un’idea, una prospettiva. Del resto, operando nell’emergenza, tutto diventa possibile. Laratta, Lo Moro ed Oliverio richiedono di essere messi a conoscenza circa “i criteri e le modalità di scelta delle strutture alberghiere calabresi in cui i profughi sono alloggiati e i costi giornalieri a persona; la motivazione in base alla quale si è preferita la sistemazione alberghiera rispetto all’integrazione nei comuni calabresi; la ragione per la quale i profughi sono stati alloggiati negli alberghi e non sono stati destinati nei Comuni calabresi, come quello di Riace e di Acquaformosa, che hanno aderito al progetto alla rete nazionale dei progetti Sprar (Sistema di protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati), che offrono accoglienza, integrazione, controllo e che ad oggi hanno dato la disponibilità per ulteriori 250 posti all’interno dello Sprar regionale”.

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