Palermo. Nei giorni scorsi i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, hanno sviluppato diversi interventi contro la pirateria audiovisiva ed il commercio di prodotti contraffatti e pericolosi per la salute pubblica. Il sequestro più consistente è stato operato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, nei pressi di un mercato nel rione – Sperone –, dove è stato individuato un ambulante mentre esponeva per la vendita diretta al pubblico numerosi DVD contenenti opere cinematografiche, musicali e video-games per consolle SONY PS3, munite di locandine abilmente fotocopiate per ingannare gli acquirenti, che da un primo esame sono risultati illecitamente riprodotti. Al termine del controllo, sono stati sequestrati 3.585 DVD privi del marchio SIAE, nonché delle altre indicazioni prescritte dalle leggi in materia. Il responsabile dell’illecito commercio, un palermitano di 36 anni, è stato arrestato in flagranza di reato. Giudicato per direttissima, si è avvalso del rito abbreviato, per cui è stato scarcerato e dovrà presentarsi alla successiva udienza fissata dal G.U.P. per il 12 luglio. Inoltre, i Finanzieri della Compagnia di Bagheria, nel corso di una serie di controlli nella frazione marinara di Porticello (Santa Flavia) ove solitamente – con l’avvio della stagione estiva – stazionano numerosi venditori ambulanti, hanno identificato una donna che esponeva per la vendita al pubblico DVD contenenti opere cinematografiche – films e cartoni animati di recente proiezione – su supporti digitali masterizzati illecitamente e custoditi in confezioni recanti le fotocopie dell’opera video usurpata. La merce rinvenuta, pari complessivamente a oltre 500 DVD privi del marchio SIAE, è stata sequestrata e la responsabile, una palermitana di 34 anni, denunciata a piede libero all’A.G. di Termini Imerese. A Punta Raisi, infine, i Finanzieri in servizio presso il locale aeroporto, hanno fermato un passeggero di nazionalità cingalese trovato in possesso di 65 orologi e 480 bracciali, privi di del marchio CE e di qualsiasi altra dicitura contenente il minimo delle informazioni sul prodotto, espressamente previste dal codice del consumo. I materiali utilizzati per la realizzazione di simili prodotti, in questo caso plastica di scarsa qualità, non sono conformi alle norme di sicurezza, e sono quindi particolarmente nocivi per la salute degli ignari acquirenti. La merce, che è risultata destinata alla vendita al dettaglio presso un negozio di via Maqueda, è stata sequestrata, mentre il responsabile è stato denunciato, a piede libero, alla locale autorità giudiziaria.
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