Roma. Di seguito una nota di Angela Napoli, coordinatrice regionale di Futuro e Libertà per l’Italia.
Ritenere che le decisioni assunte ieri dal Governo nazionale, con il placet della Regione Calabria e delle organizzazioni sindacali, possa garantire il superamento della crisi che ha investito il Porto di Gioia Tauro, è, a mio avviso, una mera illusione. La Contship ha ottenuto ciò che cercava: l’ aiuto dello Stato italiano per avere ancora un anno di tempo utile a portare a compimento l’ insano progetto messo in campo da qualche mese. Ritengo pertanto inutili le speranze di coloro, che auspicano, utilizzando gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, che nei prossimi mesi si possano affacciare in quel porto altre Società, con una banchina della quale in buona parte una sola società mantiene il monopolio, o sperare che possa aumentare l’attività di transhipment di fronte alle agevolazioni esistenti negli altri porti internazionali, o sperare nell’ attuazione di quella polifunzionalità che i precedenti governi nazionali, ad iniziare da quello Prodi, e regionali si sono fatta sfuggire. Pretenderò che in Aula alla Camera dei Deputati il Governo venga ai rispondere ai miei quesiti posti nei documenti ispettivi sul caso del Porto di Gioia Tauro, al fine di poter dissipare, almeno mi auguro, le perplessità scienziate. A pagarne le spese, naturalmente, sarà solo l’ economia calabrese.