Reggio Calabria. Di seguito una nota di Angelo Chirico (UGL Trasporti), Francesco Piazza (ORSA Trasporti) e Francesco Rogolino (FAST/Confsal).
La grave crisi che attraversa il settore trasporti nella nostra regione, preoccupa e non poco le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali UGL Trasporti, ORSA trasporti e FAST/Confsal. Un vero e proprio bollettino di guerra ci comunica di soppressioni, tagli e ridimensionamenti ferroviari e infrastrutturali, al punto da non comprendere se vi sia una vera strategia penalizzante o, piuttosto, una condizione approssimativa di come vengano affrontate le questioni. Le segreterie delle tre organizzazioni sindacali rappresentate rispettivamente da Angelo Chirico, Francesco Piazza e Enzo Rogolino, pur nell’evidenziare che ogni loro iniziativa è rivolta, solo ed esclusivamente agli interessi del territorio e dei lavoratori del settore, nel rifiutare categoricamente ogni deriva demagogica e dal sapore ideologizzato, chiamano in causa l’intera classe politica ed istituzionale succedutasi in questi anni, nonché parte di un certo modo di fare sindacato. La gravissima crisi delle Ferrovie della Calabria SrL, per citare l’ultimo gravissimo atto di chiusura, non può essere liquidata con un coro di contestazioni dell’ultima ora. La crisi parte da lontano e trova nelle gravissime responsabilità politiche e sindacali i veri responsabili dello sfacelo. Per troppi lunghi anni una commistione tra politica–dirigenza e sindacati ha portato alla quasi bancarotta l’unica ferrovia esistente in Calabria. E oggi e solo oggi, tutti gridano al ladro, ma dopo aver consentito al management delle FdC Srl di chiudere le famose Taurensi, che ricordiamo interessano la sola provincia di Reggio Calabria. Chirico,P iazza e Rogolino chiamano alle loro responsabilità coloro che in questi anni hanno fatto finta di non vedere consentendo, alla fine, questo scempio.La chiusura della linea ferrata delle Fdc non è il risultato politico dell’ultima ora e il Governatore Scopelliti deve approfondire di chi sono le responsabilità, solo per il semplice fatto di non incorrere in ulteriori errori .L’attuale management non è idoneo a reggere le sorti di una SrL ormai allo sfascio e senza una vera strategia di rilancio. In caso contrario continueremo nel raccontare di dismissioni,chiusure e ridimensionamento di posti di lavoro ed allora sì dovremo citare come ulteriori co-responsabili gli attuali amministratori regionali.