Reggio Calabria. Il Consiglio Comunale è tornato a riunirsi presso la Sala delle Adunanze di Palazzo San Giorgio. Due i punti inseriti all’Ordine del Giorno dei lavori dell’odierna seduta: “La modifica del regolamento delle commissioni consiliari permanenti” e “gli indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni”. Dopo l’appello nominale il presidente dell’Assemblea Sebastiano Vecchio, in riferimento al primo argomento da discutere, ha letto in aula la delibera proposta del consigliere Beniamino Scarfone sulla riduzione da 22 a 19 del numero dei componenti ciascuna commissione consiliare, di cui 12 appartenenti alla maggioranza e 7 alla minoranza e due emendamenti presentati dai gruppi di opposizione in merito alla riduzione del numero dei componenti (primo firmatario Giuseppe Marino) da 22 a 16 (9 maggioranza e 7 minoranza) e alla convocazione delle sedute consiliari (primo firmatario Paolo Brunetti) per un massimo di una riunione settimanale per ogni commissione. Il consigliere Giuseppe Plutino si è espresso favorevolmente per “la riduzione della spesa” sostenendo la proposta del collega Scarfone perché “garantisce la partecipazione di tutti i gruppi consiliari ai lavori delle commissioni”. Da parte sua, Demetrio Delfino ha auspicato che il Consiglio “compia un passo indietro dando un segnale alla città con la riduzione ulteriore del numero dei consiglieri in questi organismi portandolo a sedici”. A seguire è intervenuto il consigliere Bruno Bagnato dichiarando che “ogni commissione deve avere un numero sufficiente di componenti. I tagli vanno fatti ma ci sono altri modi per ridurre la spesa”. Giuseppe Marino ha sottolineato che la sua proposta prevede “un taglio di 30-40 mila euro mensili per il Comune per via della riduzione di sei consiglieri a commissione che comunque mantiene la rappresentatività di tutti i gruppi”. Il consigliere Daniele Romeo ha sottolineato come la proposta di Scarfone dei 19 componenti “garantisce maggiore partecipazione dei consiglieri in merito ad idee e proposte e la riduzione di tre unità è già sufficiente”. Subito dopo ha preso la parola Giuseppe Falcomatà il quale ha dichiarato che “va dato un taglio drastico alle spese ed un segnale ai cittadini ed è giusto ridurre le commissioni a sedici membri”. Antonio Pizzimenti ha invece fatto notare che “portando le commissioni a sedici componenti non c’è proporzione tra i vari gruppi, specie quelli della maggioranza” mostrandosi d’accordo “sull’emendamento riguardante la convocazione di una sola seduta settimanale”. E’ intervenuto successivamente Massimo Canale il quale ha sottolineato che “ha più senso ridurre le convocazioni delle sedute delle commissioni e non tanto il numero dei componenti”. Demetrio Marino ha mostrato la sua soddisfazione per “la condivisione di tutti sull’esigenza di ridurre i costi, ma il numero di diciannove per commissione viene fuori da una valutazione attenta sulla rappresentatività di ogni gruppo” quindi Giuseppe Bova ha auspicato sull’argomento “un’analisi più approfondita magari valutando la possibilità di cambiare il regolamento” mostrandosi, invece, favorevole “alla convocazione di una seduta settimanale delle Commissioni”. La seduta dell’Assise di Palazzo San Giorgio è andata avanti con l’interevento del consigliere Leo: “ Sono d’accordo con la proposta di Beniamino Scarfone, anzi, io rilancio e propongo di cedere in beneficenza il nostro gettone di presenza in favore delle associazioni reggine meritevoli di riconoscimento”. Anche De Caridi si è detto d’accordo non solo per la riduzione da 22 a 19, come proposto da Scarfone, ma anche per l’ulteriore riduzione prevista dagli emendamenti di Marino e Brunetti: “In un periodo in cui la città non naviga in buone acque – ha affermato De Caridi – è necessario risparmiare, anche per ciò che concerne il numero di riunioni”. Imbalzano ha poi spiegato che “le esigenze da rispettare sono 2: la riduzione delle spese, mantenendo la rappresentatività delle Commissioni, e questo può avvenire accogliendo la proposta del capogruppo Scarfone”. Una considerazione sulla crisi nazionale e locale arriva dal consigliere Irto che conferma la bontà delle proposte di Marino e Brunetti, appoggiando anche quella di Leo, dicendosi propenso a rinunciare al suo gettone di presenza in favore delle associazioni. Anche Plutino sostiene la proposta di Scarfone affermando che “Quella dei consiglieri di minoranza non risponderebbe al criterio della rappresentatività, in quanto penalizzerebbe 2 gruppi della maggioranza”. “Questo è il festival dell’ipocrisia – è stato invece l’intervento di Massimo Ripepi – se rinunciamo al gettone di presenza la politica potrà essere accessibile solo ai ricchi, a chi ha delle altre entrate. Dico si, piuttosto, alla riduzione proposta da Scarfone”. Daniele Romeo chiede 15 minuti di sospensione per discutere di una proposta da presentare all’aula.