Reggio Calabria. Ancora una volta un arresto propiziato dalla fondamentale collaborazione di un cittadino. Questa notte, alle ore 4,10, è pervenuta sulla linea “113” la comunicazione da parte di un privato cittadino il quale ha segnalato dei rumori sospetti provenienti dall’Istituto bancario “Banco di Napoli” di via Barlam. Immediatamente, la Sala Operativa della Questura ha inviato due equipaggi della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretta dal vice questore aggiunto Giuseppe Pizzonia e dal commissario capo Giuseppe Giliberti (che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa nella sala Nicola Calipari della Questura), allertando nel contempo il personale della Polizia ferroviaria già in servizio in ambito Stazione Centrale.
Giunti sul posto, gli operatori della Polstato hanno constatato che il vetro blindato di una delle porte d’ingresso laterale della banca era completamente in frantumi, notando in quei pressi un pesante cestino–posacenere in metallo, verosimilmente utilizzato dai malviventi per sfondare il cristallo.
Con tutte le cautele del caso, gli agenti sono entrati all’interno della Banca procedendo ad un’accurata ispezione che ben presto ha dato gli esiti sperati.
Gli agenti, infatti, hanno chiaramente percepito dei rumori provenire da un locale attiguo ai servizi igienici, la cui porta era chiusa a chiave. Forzata la serratura, gli agenti non sono riusciti tuttavia ad accedere, avendo così la certezza che all’interno vi fosse qualcuno il quale impediva con tutte le sue forze che gli agenti potessero entrare.
Il malvivente, peraltro, non ha dato alcun segno di cedimento rispetto alle ripetute quanto energiche intimazione a desistere, sicché si è deciso per un’azione di forza, sfondando la porta. Per nulla intimorito, l’individuo ha tentato una disperata reazione avventandosi, armato di una spranga, sugli agenti che sono riusciti, con non poche difficoltà e dopo una violenta colluttazione, ad avere la meglio disarmandolo ed immobilizzandolo, impedendone la fuga.
A causa della colluttazione gli agenti hanno riportato leggere contusioni, e anche il malvivente è stato costretto a far ricorso alle cure mediche per le leggere ferite che si è procurato nella concitazione dell’arresto. L’arrestato è un soggetto già noto alle Forze dell’Ordine, Florim Catalin Rusu Rosu, di 31 anni, cittadino rumeno senza fissa dimora che aveva già suscitato l’attenzione della Squadra Volante nel recente passato.
L’uomo è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e posto a disposizione dall’Autorità Giudiziaria nella persona del sostituto procuratore dr. Tenaglia, per la celebrazione del rito per direttissima.
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