Ospedale di Oppido. Tripodi (Gruppo Misto): “Scopelliti non ha onorato gli impegni assunti con la popolazione”

Reggio Calabria. Di seguito una dichiarazione di Pasquale Tripodi, consiglire regionale del Gruppo Misto.

Nel settembre scorso insieme al presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti, al capogruppo regionale del Pdl Luigi Fedele, al consigliere regionale Giovanni Nucera e alla presenza dell’Amministrazione comunale e dei sindaci delle zone limitrofe, ho preso parte ad un’assemblea pubblica nel corso della quale il governatore rassicurava i presenti circa le sorti del presidio ospedaliero di Oppido Mamertina che, in previsione di una serie di interventi legati alla razionalizzazione della rete ospedaliera inseriti all’interno del piano di rientro, sarebbe stato riconvertito e per alcuni aspetti potenziato. Si rispondeva così alla legittima richiesta da parte della popolazione di realizzare quegli interventi necessari a provvedere alle gravi difficoltà di un territorio altrimenti disagiato e privo della basilare assistenza sanitaria. A distanza di quasi un anno, con rammarico, devo rilevare che la situazione è rimasta immutata. Infatti, l’ospedale di Oppido Mamertina non è stato né riconvertito né determinati servizi potenziati così come promesso da Scopelliti. Gli impegni assunti dal governatore riguardano un centro di primo intervento h 24, un reparto di lungodegenza, la riattivazione dell’unità di radiologia, il potenziamento di alcuni ambulatori, un punto prelievo con annesso laboratorio di analisi, un servizio di 118 e la realizzazione di un’area per l’elisoccorso. Tutte misure, si garantiva allora, che sarebbero rimaste attive almeno fino alla costruzione del grande ospedale della Piana di Gioia Tauro. Più volte sono intervenuto in merito all’utilità e all’importanza che il presidio ospedaliero di Oppido riveste per l’intero comprensorio, poiché serve una vasta area pre-aspromontana che interessa non solo il Comune di Oppido ma anche i comuni di Scido, Santa Cristina D’Aspromonte, Delianuova, Terranova Sappo Minulio, Varapodio e Molochio; presentando nel 2009 anche una mozione che impegnava l’allora governo regionale a mettere in atto tutti quei servizi, prestazioni e azioni in seguito indicati come indispensabili ed urgenti dal governatore Scopelliti. Ovvio immaginare le ricadute negative in fatto di garanzia del diritto alla salute e del diritto all’accesso alle cure assistenziali nel perdurare di una tale condizione di precarietà o addirittura di assenza di adeguati servizi sanitari e di assistenza. Non dimentichiamo infatti, che il territorio interessato presenta delle criticità particolari quanto a posizione geografica e aspetto morfologico trovandosi in una condizione di sostanziale isolamento dovuta anche a collegamenti viari inadeguati e arretrati che non consentono di spostarsi agevolmente e in tempi di percorrenza apprezzabili e dignitosi. Il principio di fondo su cui si basa il mio intervento trova ragion d’essere nel significato più autentico della politica, intesa quale strumento al servizio dei cittadini e che nel recepire le loro istanze e i loro bisogni deve necessariamente produrre atti che rispondano effettivamente alle necessità colmando la distanza che spesso si crea tra le istituzioni e la collettività. Infatti, in questo caso il voler mantenere in parte attiva la struttura ospedaliera di Oppido Mamertina non è una mera presa di posizione, ma si tratta della ragionevole pretesa che il governo regionale rispetti la parola data alla popolazione e agli amministratori locali. Sarebbe ora, pertanto, che il presidente di tutti i calabresi onorasse gli impegni assunti pubblicamente con la popolazione dimostrando, attraverso l’azione politico-amministrativa promessa, attenzione reale e sincera verso questo territorio e di conseguenza dando il giusto riguardo al concetto che la salute dei cittadini deve essere garantita a tutti i livelli di assistenza.

 

Exit mobile version