Rende. Si è riunito il coordinamento cittadino di Futuro e Libertà

Rende (Cosenza). Si è svolta a Commenda una riunione del coordinamento cittadino di Futuro e Libertà per l’Italia allargata a iscritti e simpatizzanti, presieduta dal coordinatore cittadino Livio Pietramale con la partecipazione tra gli altri, dell’ex candidato a sindaco di Rende per FLI Francesco Siciliano, la coordinatrice provinciale di Fli Rosa, Anna Fuoco, Enzo Rende, importante figura politica di FLI e per la prima volta, il consigliere comunale Spartaco Pupo, accompagnato da una rappresentanza del gruppo che insieme a lui ha recentemente sposato il progetto politico finiano. Nel presentare Pupo ai membri del coordinamento, Pietramale ha avuto parole di elogio e di ringraziamento per la sua adesione al progetto di FLI permettendo al partito di Fini di contare su una rappresentanza in consiglio comunale altamente qualificata e su un gruppo consiliare che sarà la diretta proiezione in sede istituzionale dell’attività di FLI sul territorio. Spartaco Pupo, dopo aver ringraziato i presenti e in particolare la coordinatrice regionale Angela Napoli per averlo fortemente voluto in quella che considera “la mia casa”, ha insistito sull’opportunità di “ritornare a lavorare seriamente per occupare lo spazio di quel 49% di rendesi che continuano a non riconoscersi nella maggioranza principiana creando sin da subito le basi per un’alternativa credibile e innovativa al sistema di potere rendese”. Siciliano, nel rimarcare il lavoro profuso alle ultime comunali, ha invitato Pupo a portare avanti alcune istanze contenute nel programma elettorale di FLI, come “la rivitalizzazione delle periferie attraverso il superamento di quella politica della doppia velocità che ha portato alla cura smodata di alcuni quartieri centrali e al parallelo abbandono di quelli periferici”. Anna Fuoco, fresca di nomina a coordinatrice provinciale del FLI Rosa, assicurando impegno per le donne in politica, ha sarcasticamente definito quello rendese come il Consiglio comunale “più maschile d’Italia per l’assenza completa di donne, nonostante Rende presenti valide rappresentanti più esperte e capaci di tanti beceri uomini poco risolutivi delle problematiche sociali”. Ha poi illustrato alcune idee per incentivare l’impegno delle cittadine rendesi alla politica attiva. Nei numerosi interventi che si sono succeduti è emersa la consapevolezza che è possibile fare “tutti insieme di Rende, anche in vista dell’imminente stagione congressuale, un laboratorio politico che sia da esempio per l’intero FLI provinciale e regionale,  quanto a militanza, organizzazione, presenza nel dibattito politico locale, formulazione di denunce e proposte sui problemi veri della gente, capacità di intercettare nuove adesioni e consensi. Gli obiettivi sono tanti e difficili, ma con l’umiltà, l’impegno e la voglia di fare potremo raggiungere a breve e medio termine risultati importanti e arrivare preparati ai prossimi impegni elettorali, che saranno decisivi per l’affermazione nell’area urbana di Cosenza di una destra moderna, legalitaria, moderata ma soprattutto fuori da logiche servili, spartitorie e consociative”.

 

 

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